Giustizia costituzionale nel diritto comparato
La giustizia costituzionale è una branca del Diritto costituzionale.
Per Giustizia Costituzionale si intende la predisposizione, all' interno di un determinato ordinamento giuridico di un organo che ha il compito di sindacare la legittimità costituzionale delle norme giuridiche prodotte dai vari organi statali.
Il sistema italiano di Giustizia Costituzionale è un sistema tendenzialmente accentrato. Infatti la Costituzione ha previsto la Corte Costituzionale come organo di giustizia costituzionale, negando ai giudici comuni qualsiasi potere in ordine al sindacato di legittimità costituzionale. Il giudice ordinario però ha un interessante potere quello di poter attivare il sindacato di legittimità costituzionale mediante il procedimento in via incidentale. Quando in un procedimento un giudice abbia il dubbio sulla legittimità costituzionale di una determinata disposizione (che deve essere rilevante ai fini del processo, cd. giudizio di rilevanza) potrà sospendere il giudizio, emanando una ordinanza di rinvio alla corte costituzionale, la quale deciderà poi se emettere una sentenza di accoglimento o di rigetto.
Tracciando un profilo storico e dando per vero l’evoluzione che ha portato lo Stato legale a trasformarsi prima in Stato di diritto e successivamente in Stato costituzionale, si può notare come la giustizia costituzionale, essendo strettamente legata al concetto di Stato costituzionale, sia un fenomeno contemporaneo. È risaputo che, in un contesto sociale, le norme che regolano l’organizzazione della collettività sono soggette ad un controllo superiore, una legge superiore, come del resto avveniva già dall’antichità (vedi le tavole dei comandamenti).
Lo spettro di analisi della giustizia costituzionale, e la connessa comparazione dei modelli, non può che dispiegarsi nell'ambito di ordinamenti caratterizzati dalla forma di Stato liberale o liberal-democratica. Il sindacato di costituzionalità acquistò per la prima volta importanza nell’800, negli Stati Uniti d’America. È certo però che il diritto costituzionale nordamericano è largamente debitore, in questi suoi profili e sviluppi, ai precedenti inglesi, con l’affermarsi dell’idea di legge superiore. Infatti, al famoso magistrato inglese sir Edward Coke, che operò nel primo trentennio del '600, si fa poi risalire la nozione stessa di legge fondamentale. Per Coke il diritto comune, cioè la common law era insieme la legge fondamentale del Regno e l'incarnazione della ragione: essa racchiudeva in sé tutto ciò che, molti anni dopo, i giuristi americani fecero rientrare nella loro idea di constitution. Ben presto la dottrina di Coke venne abbandonata in quanto il duplice conflitto tra il Parlamento e il Sovrano, e tra il potere giudiziario e il Parlamento, si risolse con la piena vittoria di quest'ultimo. In Nord America, invece, i giuristi della Rivoluzione si richiamavano espressamente al pensiero del Coke per supportare con argomenti legali le rivendicazioni indipendentiste delle colonie nei confronti della madrepatria. Successivamente, molte sentenze coloniali si espressero in ordine alla costituzionalità di atti normativi, dando luogo ad una cospicua giurisprudenza.
Le costituzioni delle tredici colonie, divenute Stati indipendenti disciplinavano istituti simili alle moderne corti costituzionali: talché nel corso della assemblea costituente di Filadelfia sia i sostenitori Carta federale, sia quanti ne osteggiavano l'approvazione, parlavano apertamente di judicial review of legislation.
La secolare esperienza nordamericana non sembra aver lasciato tracce nell’elaborazione e poi nell’attuazione del secondo grande prototipo di giustizia costituzionale, la cui teorizzazione è merito di Hans Kelsen, chiamato poi a tradurla in pratica nella costituzione austriaca del 1 ottobre 1920.
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Informazioni tesi
Autore: | Roberto Coppola |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli Studi di Salerno |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Giuseppe Di Genio |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 294 |
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