Skip to content

L'Istituto dell'Esdebitazione e la Tutela Creditorum

Quando si parla di esdebitazione, si intende indicare un nuovo istituto introdotto all’interno della procedura fallimentare ad opera del D.lgs. n. 5 del 9.1.2006, con il quale si è concesso al fallito sovraindebitato di ottenere il beneficio della liberazione dai debiti residui, non soddisfatti attraverso la liquidazione dell’attivo fallimentare.
Prima della suddetta riforma, la precedente normativa, rappresentata dalla riabilitazione civile, era orientata verso un sistema meramente sanzionatorio. Mentre tale concezione ora non sembra più adatta al nuovo contesto economico, il quale, tra l’altro, considera il fallimento come come fisiologico, né con la tutela dei diritti fondamentali della persona. Questo beneficio viene così inteso come un premio concesso al debitore, il quale può ora ottenere “l’inesigibilità dei crediti non soddisfatti integralmente al momento della liquidazione dell’attivo fallimentare”. Da un punto di vista normativo, gli articoli che lo regolano sono artt. 142, 143, 144 della l.f.
In particolare, la disposizione di cui all’art. 142 detta le condizioni e i presupposti in base ai quali è possibile accedere alla liberazione dei debiti residui: il primo comma precisa che la concessione del beneficio può spettare soltanto al soggetto “fallito persona fisica”. Si mira, in tal senso a favorirne il suo reinserimento nel mondo del lavoro.
Per effetto poi delle varie riforme intervenute, tra cui la Legge n. 3 del 27/01/2012 recante “Disposizioni in materia di usura e di estorsione, nonché, di composizione della crisi da sovraindebitamento”, e con il D.L. n. 83/2015, tra i soggetti ammessi a godere di tale beneficio rientrano a pieno titolo il debitore imprenditore individuale che non sia soggetto a fallimento, il debitore civile e il consumatore. Queste riforme sempre ai fini dell’adeguamento agli altri ordinamenti europei.
L’esigenza, quindi, di far conseguire un recupero immediato e di preservare l’attività economica del debitore, così da consentirgli un nuovo inizio una volta azzerate tutte le posizioni debitorie, vale anche per il debitore imprenditore persona fisica non soggetto a fallimento e per il debitore civile o consumatore, considerato che, anche questi ultimi, al pari del fallito, possono, attraverso un nuovo inizio, contribuire allo sviluppo dell’economia.
Sempre ai sensi del primo comma dell’art. 142 l.f. possono godere del beneficio dell’esdebitazione i soggetti falliti persona fisica i quali abbiano cooperato con gli organi della procedura, fornendo tutte le informazioni e la documentazione utile all’accertamento del passivo e adoperandosi per il proficuo svolgimento delle operazioni e non abbiano in alcun modo ritardato o contribuito a ritardare lo svolgimento della procedura.
Con l'art. 143 viene regolato in maniera dettagliata come avviene e si svolge un procedimento di esdebitazione.
E’ previsto, quindi, che il procedimento possa svolgersi assieme al procedimento di chiusura del fallimento, e la pronuncia di esdebitazione può essere emessa unitamente al decreto con il quale si chiude il fallimento.
Una volta, quindi, fatta richiesta di esdebitazione, si apre una fase istruttoria nella quale il tribunale ha il compito di verificare la sussistenza di tutti i presupposti. Durante tale fase è obbligatoria poi l’assunzione del parere del curatore e del comitato dei creditori.
Si conclude rilevando che il Tribunale, in composizione collegiale, conclusa l’istruttoria, emette un decreto motivato (art. 737 c.p.c.), che dichiara l’inesigibilità dei crediti non soddisfatti integralmente.
Meritevole di attenzione è l’aver previsto l’introduzione di misure di allerta, che consentono alle imprese sane di ristrutturarsi in una fase precoce, volte alla tempestiva rilevazione degli indizi di crisi dell’impresa e alla sollecita adozione delle misure più idonee alla sua composizione, evitando situazioni di trascinamento dei debiti che conducono a situazioni di insolvenza irreversibile.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
5 CAPITOLO I: L’ESDEBITAZIONE 1.1 La natura dell’istituto e la sua evoluzione nell’ordinamento italiano L’istituto della Esdebitazione è stato introdotto nel nostro sistema normativo con il d.lgs. n.5/2006 andando a riformare la precedente legge fallimentare, con la finalità di liberare il fallito dai debiti residui al termine della nuova procedura. Questo istituto ha sostanzialmente sostituito il precedente storico rappresentato dalla riabilitazione civile. Prima di tale riforma nel nostro ordinamento, infatti, tale “riabilitazione” si proponeva di reinserire nuovamente il debitore-fallito nella società, eliminando tutte le personali 1 conseguenze che seguivano il fallimento ai sensi dell’art.50 come previsto nella precedente legge fallimentare 2 : si otteneva, in sostanza, la cancellazione del nome del fallito dal registro apposito, oltre alle incompatibilità previste. Era però necessario, trattandosi di un effetto non automatico nella procedura concorsuale, che il fallito o i suoi eredi presentassero istanza per la concessione della cosiddetta “riabilitazione civile” e il provvedimento veniva emesso al termine del procedimento in camera di consiglio 3 , dopo aver sentito il pubblico ministero. Anche se apparentemente l’istituto della riabilitazione civile poteva sembrare un beneficio a favore del fallito, è opportuno ricordare che si trattava di un sistema fallimentare con finalità manifestamente punitive nei confronti del soggetto della procedura fallimentare. Infatti, l’organo giudicante non era proiettato alla ricerca e determinazione dei presupposti che avrebbero avvicinato il debitore-fallito alla possibilità di riabilitarsi ma 1 Paluchowsky, Pajardi, Manuale di diritto fallimentare, Milano, 1993, 726. 2 art.50 Legge Fallimentare. Articolo abrogato dal D.lgs. 9 gennaio 2006, n. 5.: Nella cancelleria di ciascun tribunale è tenuto un pubblico registro nel quale sono iscritti i nomi di coloro che sono dichiarati falliti dallo stesso tribunale, nonché di quelli dichiarati altrove, se il luogo di nascita del fallito si trova sotto la giurisdizione del tribunale. Le iscrizioni dei nomi dei falliti sono cancellate dal registro in seguito a sentenza del tribunale. 3 Ghia, L’esdebitazione. Evoluzione storica, profili sostanziali, procedurali e comparatistici, Milano, 2008, 127

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

insolvenza
fallimento
debiti
esdebitazione
codice della crisi

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi