Crisi e legittimazione della democrazia rappresentativa

Il presente lavoro intende analizzare la crisi della democrazia rappresentativa e le sue implicazioni giuridico-filosofiche nonché politiche a partire dalla disamina del binomio autorità-libertà. Ciò costituisce, tra l’altro, il punto di partenza per affrontare la questione se lo Stato, fulcro operativo della forma di governo adottata oggi, sia capace di soddisfare le esigenze della popolazione, cioè di far fronte alle reali urgenze collettive o se, di contro, debba ritenersi a ciò inadeguato. Ciò significa prendere in considerazione il potere, le decisioni adottate e le problematiche sociali al fine di scoprire se ci sia effettivamente deliberazione collettiva, se ci sia vera rappresentanza tra i soggetti politici e le scelte, i valori, le posizioni dei singoli individui costantemente alle prese con le problematiche sociali. Se quindi l’attuale situazione di malessere e diffuso distacco tra il Popolo e lo Stato sia da ricercare nell’inadeguatezza di quest’ultimo nel soddisfare le necessità sociali, o se sia frutto di un atteggiamento poco presente della collettività oppure ancora, se sia utile rilevare un’incapacità dei rappresentanti nel leggere il tessuto sociale al fine di porre efficaci e tempestive risposte.