Autorità amministrative indipendenti: inquadramento, limiti, prospettive
Negli ultimi vent’anni si sono sviluppate anche in Europa e nell’area dell’esecutivo autorità indipendenti, alle quali si sono affidate funzioni di regolazione di settori particolarmente rilevanti come i mercati finanziari, le comunicazioni di massa, la concorrenza tra imprese.
In questo, l’Europa ha seguito il modello statunitense delle Indipedent Regulatory Commission (o Agencies) i cui tratti caratteristici sono la protezione e la garanzia di interessi diffusi e collettivi, l’indipendenza dalle autorità e l’attribuzione di funzioni (di controllo, regolazione, sanzione) normalmente ripartite tra i diversi poteri dello Stato. Infatti, a quelle amministrative si aggiungono quelle di normazione secondaria (paralegislative) di soluzione controversie e decisione (quasi-judicial).
La prima ad essere istituita fu, nel 1887, la Interstate Commerce Commission, incardinata come struttura tecnica nel Departement of Interior e resa indipendente solo nel 1889. Essa sorse dalle accuse degli agricoltori nei confronti delle compagnie ferroviarie di taglieggiarli con le tariffe sul trasporto dei prodotti e venne incaricata di tutelare gli interessi meno forti nel conflitto che stava sorgendo sullo sviluppo delle strade ferrate. Evidente perciò, sin dalle origini, la funzione giustiziale. E, per perseguire tale finalità furono attribuiti alla Commissione poteri amministrativi, regolamentari (rulemaking) e paragiurisdizionali (quasi-judicial).
Successivamente, dopo un periodo in cui l’istituzione da parte del Congresso fu sporadica, dagli anni ’30 si ebbe una rapida espansione tanto che oggi le I.R.C. occupano quasi tutti i campi dell’attività amministrativa: la politica monetaria (Federal Reserve Board), la concorrenza (Federal Trade Commission), le operazioni finanziaria e di borsa (Securities and Exchange Commission).
Ora, il fenomeno delle I.R.C. spesso utilizzato come termine di paragone richiede innanzitutto una duplice precisazione. In primo luogo, il termine Regulation non indica la totale eliminazione dell’intervento statale in economia ma, in senso ampio, qualunque intervento amministrativo caratterizzato dal potere dell’agente di modificare le disposizioni di legge con proprie disposizioni formali o informali . In secondo luogo, l’indipendenza non è un tratto distintivo poichè della stessa libertà d’azione delle I.R.C. godono anche le Agencies che tuttavia non possiedono le loro garanzie e vengono istituite ad hoc dal legislatore per la regulation di determinati settori. La stessa indipendenza delle I.R.C., d’altro canto, non è assoluta poiché sono soggette sia a forme di controllo giurisdizionale nell’esercizio dei loro poteri che ad influenze politiche per l’attribuzione dei mezzi finanziari . Si tratta, quindi, di un’indipendenza relativa che, da un lato, si spiega con le funzioni paralegislative e paragiurisdizionali esercitate dalle I.R.C., e dall’altro con l’assetto costituzionale statunitense, ove il mantenimento della balance tra Presidente e Congresso richiede una continua tensione tra questi, dimodoché l’amministrazione possa occupare gli spazi lasciati liberi da tali soggetti ed agire in posizione indipendente da entrambi.
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Informazioni tesi
Autore: | Andrea Davì |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1997-98 |
Università: | Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Alijis Vignudelli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 150 |
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