Smart Drugs E Gli Effetti Collaterali Dell'Uso Ricreativo
L'obiettivo principale della tesi è quello di dimostrare come varie sostanze, alcune già note ed altre non particolarmente conosciute, possano danneggiare l'organismo. Il discorso inizia con una breve serie di definizioni (droga stupefacente e NSP) per passare poi alla differenza sostanziale tra drug discovery o designer drug, il quale ha portato alla scoperta di nuovi stupefacenti non noti alle autorità e per questo motivo chiamati legal high.
Si continua con un breve cenno sulla storia della marijuana e della scoperta dei recettori dei cannabinoidi.
Le prime smart drugs che vengono descritte sono le miscele di spice o K2, ovvero un mix tra cannabinoidi sintetici e altre sostanze.
Per ottenere tutte queste informazioni si fa riferimento allo Psychonaut Web Mapping Project, ovvero un monitoraggio costante del web. Da questo progetto si evince che queste miscele siano molto di moda e che sia per il commercio su internet, sia per le loro caratteristiche, hanno avuto una rapida diffusione.
Il problema rimane l'individuazione del contenuto, che può variare in maniera molto facile e i vari test diagnostici che non sono ancora stati sviluppati. Per questo motivo è chiaro che gli effetti collaterali ad oggi riconosciuti, siano molto simili a quelli della cannabis che in alcuni casi portano ad episodi di psicosi.
La seconda sostanza analizzata è la metanfetamina, che è ritornata recentemente sul mercato illegale. Anche in questo caso si fa una specie di riassunto riguardante la storia della molecola per arrivare ai metodi di sintesi. Vengono poi citate le caratteristiche dei laboratori in cui si può produrre metanfetamina.
La metanfetamina a differenza della spice, ha degli effetti ormai conosciuti come ad esempio la meth experience. L'attenzione non viene posta sui danni da dopamina, ma soprattutto sui danni cellulari, ad esempio sula BEE, DNA, reticolo endoplasmatico e a livello mitocondriale. Inoltre si parla di fenomeni a lungo termine come la meth mouth e il cambiamento dell'aspetto fisico di chi ne fa uso.
Per concludere c'è poi un riferimento alla serie televisiva Breaking Bad, che riprende tutto il discorso precedente e le strategie che devono essere attuate in Italia nei confronti di queste nuove sostanze psicoattive.
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Informazioni tesi
Autore: | Matteo Guglielmi |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2013-14 |
Università: | Università degli Studi di Pavia |
Facoltà: | Farmacia |
Corso: | Farmacia |
Relatore: | Luigia Favalli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 78 |
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