Valutare la politica di coesione dell'UE: l'approccio quantitativo dei modelli macroeconomici
VALUTARE LA POLITICA DI COESIONE DELL’UE: L’APPROCCIO QUANTITATIVO DEI MODELLI MACROECONOMETRICI
Il presente studio affronta il tema della valutazione di impatto di una delle più importanti politiche pubbliche dell’Unione europea, la politica di coesione. Nel testo ci si concentra in particolare sulla valutazione ex ante dell’impatto dal punto di vista di alcuni tra i principali modelli macroeconometrici della letteratura in materia.
La politica di coesione dell’UE dispone di un bilancio settennale che nel corrente periodo di programmazione (2007-2013) è pari a 347 miliardi di euro , corrispondenti allo 0,38% del PIL totale dell’UE 27. Essa si serve di alcuni strumenti finanziari, noti come Fondi strutturali e di coesione, con l’obiettivo di ridurre il divario di sviluppo tra le diverse regioni europee e realizzare un rafforzamento della coesione economica, sociale e territoriale. I governi nazionali sono tenuti a utilizzare queste risorse e hanno l’importante obbligo di cofinanziare gli investimenti realizzati per mezzo dei Fondi. Gli obiettivi generali degli interventi promossi da questa politica sono quelli della convergenza del PIL tra le regioni, dell’innalzamento generale della competitività e dell’occupazione e di una maggiore cooperazione tra i territori contigui.
Il testo è suddiviso in tre capitoli. Il primo è dedicato alla descrizione dell’architettura della politica di coesione dell’UE. Nel secondo capitolo viene effettuata una schematizzazione dei vari metodi utilizzati, i quali vengono suddivisi secondo alcune linee direttrici: la dimensione geografica da loro coperta, il timing rispetto all’intervento (ex ante o ex post) e l’essere qualitativo o quantitativo. Tra di essi includiamo i modelli macroeconometrici, alcuni dei quali sono il principale oggetto di analisi di questo lavoro, il cui fulcro è situato nel terzo capitolo. Proprio in quest’ultimo capitolo sono descritti cinque tra i principali modelli macroeconometrici utilizzati per valutare l’impatto della politica di coesione. Essi sono: Hermin, Quest III, EcoMod, Rhomolo e GIMF.
L’analisi dei cinque modelli uno ad uno consiste in una breve descrizione della loro struttura di base e nell’approfondimento dei meccanismi di trasmissione degli shocks nelle intere economie, causati dall’afflusso dei Fondi strutturali e dal loro reinvestimento. Infine, in un paragrafo riassuntivo i modelli vengono confrontati in base alle loro caratteristiche strutturali e all’intensità degli impatti previsti.
Per cui, sulla base del lavoro che è stato compiuto in questo studio e del titolo che quest’ultimo porta, cosa possiamo concludere riguardo all’approccio quantitativo dei modelli macroeconometrici? Con riferimento ai cinque modelli presentati nel terzo capitolo, dall’estrazione dei risultati delle simulazioni emerge che ognuno di essi prefigura un effetto benefico della spesa dei Fondi della politica di coesione. Come tenuto conto dalle ipotesi alla base di questi modelli, se infatti i Fondi strutturali e di coesione vengono spesi nella propria totalità e senza ritardi in conformità alle priorità stabilite dai regolamenti che fondano questa politica europea, gli investimenti promuoverebbero una maggiore crescita ed un livello di occupazione e competitività accresciuti. Anche se in maniera diversamente prospettata per intensità e distribuzione nel corso del tempo, questi effetti opererebbero sia durante il periodo di implementazione degli interventi, sia successivamente.
Ma lo scopo di questo intero studio non è tanto comparare i vari modelli per vedere, come in una competizione, quale sia il “migliore” tra di essi. Quello che invece ci si è posto di fare in questa trattazione è capire come i modelli macroeconometrici possano essere utilizzati nel contesto della valutazione di una politica pubblica, nella fattispecie quella di coesione dell’UE. Nella loro complessità e varietà, si è cercato inoltre di individuare quali siano le loro peculiarità rispetto agli altri metodi di valutazione. Nonostante la loro complessità, lo strumento del modello macroeconometrico si rivela necessario per i policy makers al livello sovranazionale, ovvero gli alti funzionari della Commissione europea, per valutare e quantificare l’efficacia della politica di coesione nel suo insieme, e su una scala che compara le performance di intere nazioni o gruppi di regioni, maggiormente adatta all’estensione sovranazionale di questa politica.
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Informazioni tesi
Autore: | Lorenzo Calcinai |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi di Firenze |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Relazioni internazionali e studi europei |
Relatore: | Rossella Bardazzi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 172 |
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