Progetto ERAS nella Chirurgia Toracica: applicazione e analisi delle attività assistenziali nel preoperatorio

3.  PREPARAZIONE INTESTINALE PREOPERATORIA 
 
 
 
La preparazione intestinale, intervento atto a eliminare la presenza di feci del colon e 
eseguita con sonda rettale e clistere, è stata un elemento fisso nella chirurgia per decine 
di anni (Story et al., 2009). Negli ultimi anni si è arrivati a mettere in discussione questo 
postulato  in  quanto  numerosi  studi  hanno  riportato  che  non  determina  benefici  e 
addirittura può essere dannosa. Infatti, può portare ad uno  stato di disidratazione e 
squilibri idroelettrolitici specialmente in pazienti anziani (Holte et al., 2004a).  Infatti, 
Holte et al. (2004a) hanno riscontrato che pazienti sottoposti a preparazione intestinale 
perdono  peso  (mediana  1.2  Kg)  e  viene  modificata  significativamente  l‟osmolarità 
plasmatica  (da  287  a   290  mmol  Kg(-1),  indice  di  disidratazione  e  squilibrio 
idroelettrolitico. S‟innescano, quindi, una serie di eventi dannosi per l‟organismo poiché 
un paziente disidratato dalla preparazione intestinale e  dal digiuno dalla mezzanotte, 
tende all‟ipotensione e alla tachicardia; questa condizione è peggiorata  dall‟induzione 
all‟anestesia. Questo induce l‟anestesista e l‟infermiere di sala operatoria a sostenere il 
circolo attraverso l‟infusione, spesso in bolo, di liquidi il più delle volte in eccesso. Tali 
liquidi,  tendono   a  spostarsi  dallo  spazio  intravascolare  a  quello  extravascolare 
interstiziale determinando  accumulo  di liquido a livello polmonare e gastrointestinale 
aumentando l‟incidenza di ileo paralitico e la durata della degenza postoperatoria. 
E‟ stato dimostrato che questa pratica non determina benefici, anche per interventi in 
elezione   sul   colon   retto,   per   l‟aumento   di   complicanze   in   particolare   fistole 
anastomotiche senza  decrementare il rischio di complicanze settiche (Contant et al., 
2007, Jung et al., 2007a, Bucker et al., 2005, Bucher et al., 2004, Zmora et al., 2003). 
Inoltre per la chirurgia addominale la preparazione intestinale è stressante e ritarda la 
ripresa  della  peristalsi  intestinale  (Jung  et  al.,  2007b).  La  preparazione  intestinale 
dovrebbe essere eseguita solo per pazienti che necessitano di colonscopia 
intraoperatoria (Holte et al., 2004a). Per le resezioni distali del retto, dove è necessario 
inserire degli strumenti di sutura per via trans anale, è indicata la pulizia del solo retto 
appena prima dell‟intervento attraverso un clistere a bassa pressione e con una ridotta 
quantità di acqua (Zargar-Shoshtari e Hill, 2008). 
Anche una revisione sistematica della Cochrane Collaboration su oltre 4700 pazienti 
 
(Guenaga et  al.,  2009)  ha  evidenziato  che  la  preparazione  intestinale  non  riduce 
 
 
 
 
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