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reso alla prostituzione. La legislazione di Atene si occupava della famiglia solo quando ciò
era opportuno a dirigere la pubblica istruzione, tramite la sorveglianza della pubblica autorità
sui licei, e ad averne la necessaria difesa per la patria comune, ma non incedeva così tanto
nelle relazioni private come accadeva in Sparta: l’educazione della prole era compito dei
genitori, che dovevano completare e perfezionare nella vita privata l’educazione ricevuta nei
pubblici istituti; inoltre la madre ateniese non aveva la stessa gloria sfarzosa della donna
spartana, non aveva il compito di partorire nuovi guerrieri
56
.
In conclusione gli elleni, in tutto ciò che riguardava la società, avevano la tendenza a
concentrarsi maggiormente nello sviluppo della cultura intellettuale e dello Stato, tralasciando
ciò che riguardava la vita privata dei cittadini
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. La famiglia sorgeva da un contratto reale,
bilaterale, con evidente natura patrimoniale. I rapporti interni erano gerarchici e si
articolavano in una serie di obblighi e responsabilità volte a salvaguardare l'unità della
famiglia; la polis interveniva con i suoi tribunali solo in presenza di una controversia e solo su
richiesta di una delle parti. Tale ingerenza era giustificata dal fatto che in alcuni casi si
riconoscevano e tutelavano dei diritti individuali anche al di là della famiglia; ma soprattutto
era interesse dell'intera comunità il buon funzionamento dell’οι