La Spoon River Anthology di Edgar Lee Masters e le canzoni di Fabrizio De Andrè: un esempio di traduzione intersemiotica

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2) Funzione emotiva: è la espressione emozionale della soggettività. Qualsiasi 
produzione musicale, anche all’apparenza la più inespressiva, ha un contenuto 
emotivo. 
3) Funzione conativa (o impressiva): il messaggio inviato all’ascoltatore ha natura 
persuasiva, e da luogo alle retoriche. E’ connesso in prima istanza con la funzione 
emotiva. 
4) Funzione referenziale: come qualsiasi fatto linguistico e segnino, anche la musica 
può essere messa in contatto con realtà esterne. 
5) Funzione metalinguistica: Il messaggio musicale parla del suo codice. 
6) Funzione poetica (o artistica): elaborazione del messaggio per se stesso. Prendendo 
l’ambito musicale questa è una funzione privilegiata e dominante come la funzione 
referenziale lo è per il messaggio verbale. (Ibid.: 21) 
L’opera musicale possiede infatti in maniera importante le caratteristiche del messaggio 
poetico che sono l’ambiguità e l’autoriflessività; come esplica Stefani nel suo 
Introduzione alla semiotica della musica (1976)  
 
Tanto più ambiguità e autoriflessività sono complesse, meno l’opera musicale sarà 
riducibile a un comune esercizio fatico, a un ricamo metalinguistico sul codice, ad una 
intenzione conativa di violenza o persuasione, a una espressione immediata di affetti, a usi 
referenziali: in breve, quanto più è opera, cioè arte. (Ibid.: 22) 
 
La precedente osservazione delle funzioni socio-linguistiche nella musica porta a 
stabilire l’esistenza di convenzioni o codici che rendono possibile la comunicazione. E 
proprio il rapporto “codici - funzioni socio-linguistiche” introduce in questa prospettiva 
sincronica quella diacronica. Questa appare ancora meglio se allargando l’orizzonte, si 
considera la relazione tra codici e utenti e che consiste nella capacità non solo di usare ma 
anche di modificare la lingua.           (Eco 1971: 82) 
Tradizionalmente il continuum fonico viene suddiviso in quattro grandi sezioni, a loro 
volta suddivise da codici e sottosezioni: 
1) Altezza. L’altezza, o anche scala tonale, si articola a diversi livelli in codici che sono 
solidali soltanto occasionalmente e parzialmente, in base a determinate decisioni 
culturali. 
2) Timbro. Il timbro ha innanzitutto la funzione elementare di coadiuvante morfologico, 
cioè di semplice sviluppo fonico “neutro” del regime delle altezze. Esso fa anche da 
coadiuvante sintattico, ovvero sviluppa la funzione melodica ed armonica: questa 
funzione è spesso mediata da una funzione altra, dinamica, ad esempio quando  timbri 
sono ordinati scalarmente secondo le intensità. Connessa a quella sintattica è anche la