Effetti dell'ozono atmosferico sulle piante officinali
L’OZONO COME INQUINANTE E POTENZIALE RISCHIO PER LE PIANTE
Fin dal 1950 gli ossidanti fotochimici sono stati riconosciuti come agenti gassosi potenzialmente tossici per le piante e per l’uomo. Alcuni dei fotossidanti più diffusi sono il PAN, l’acido nitrico, le aldeidi secondarie, l’acido formico. Essi sono inquinanti secondari prodotti principalmente da reazioni fitochimiche a partire da precursori quali ossidi d’azoto (NOx), idrocarburi, composti organici volatili (VOC), monossido di carbonio (CO), metano. Il più importante fotossidante, a causa della sua abbondanza e tossicità, è proprio l’ozono (O3). Gli altri non sembrano costituire un rischio ingente per la salute o la vegetazione ai livelli attualmente osservati nell’ambiente.
Tuttavia a concentrazioni maggiori è noto che il nitrato di perossiacetile (PAN), che deriva insieme all’ozono dalla reazione tra ossidi d’azoto e idrocarburi, causa irritazione dell’apparato respiratorio e danni alle piante simili a quelli dell’ozono.
In un primo momento alcuni rilevamenti nelle aree urbane di Los Angeles misero in luce le connessioni esistenti tra i danni arrecati alla vegetazione e l’alto livello di fotossidanti, i cui precursori sono rilasciati nell’atmosfera da fonti industriali e di altro tipo antropico.
Successivamente gli studi condotti da Heggestad e Middleton (1950) stabilirono che le tipiche ferite a macchia delle foglie di tabacco erano dovuti alla componente d’ozono dell’inquimento fotochimico
Durante l’ultimo decennio sono stati registrati alti livelli di ozono in tutti i maggiori centri urbani, ed è stato rilevato un progressivo innalzamento dei valori di ozono persino nelle zone rurali (Matissek e Innes, 1999).
Sebbene sia ancora molto controverso l’effettivo ruolo di questo agente gassoso nel declino delle zone boschive dell’Europa e dell’America dell’est, c’è oramai unanimità nel riconoscere nell’ozono un importante fattore di rischio per piante ed alberi.
L’intensa ricerca nel campo condotta a partire dagli anni ’80 ha provveduto a creare un’ampia banca dati. È ancora, tuttavia, da stabilire la misura in cui l’attuale conoscenza sulle risposte delle piante all’ozono sia compatibile con il comportamento degli alberi adulti nei loro siti naturali. Si tratta quindi di un problema ecofisiologico che richiede, per la sua risoluzione, l’integrazione dei profili sperimentali con le peculiarità dell’habitat naturale e la variabilità che da esse deriva.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Sara Di Criscienzo |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2003-04 |
Università: | Università degli Studi di Napoli - Federico II |
Facoltà: | Farmacia |
Corso: | Farmacia |
Relatore: | Rosaria De Martino |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 97 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Una prima misura lidar combinata d'ozono e di vento, a partire da una strumentazione e d'una metodologia colpo per colpo
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi