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Studio comparato sul riciclo in Italia e Germania: i casi Atac e Lidl

La presente tesi nasce dalla mia esperienza di mobilità Erasmus+ in Germania svolta durante il semestre invernale del mio ultimo anno di laurea magistrale in Scienze economiche (LM-56) - curriculum Mercati globali e innovazione digitale.

Questo soggiorno mi ha permesso di toccare con mano e conoscere meglio una pratica sociale radicata in diversi aspetti della vita quotidiana tedesca, dai supermercati ai negozi, dai pub alle fiere: quella del "Pfand", il cui simbolo è ben riconoscibile e onnipresente sulle bottiglie di plastica e sulle lattine.

Un sistema di riciclo di cui avevo sentito dire e visto in precedenza solo nei video online in cui si mostrava la peculiarità del "vuoto a rendere" di questo paese mitteleuropeo, ma di cui non avevo potuto ancora percepire la portata prima di averlo vissuto di persona.
Una parola che si potrebbe tradurre come "pegno, cauzione, deposito", ma che in realtà definisce un vero e proprio stile di vita derivante dal proverbiale "angst" tedesco, ovvero la paura, l'ansia, l'angoscia e la sfiducia verso l'ignoto, la quale porta ad ideare durante la progettazione delle soluzioni che tengano in considerazione anche la peggiore delle ipotesi.

Tutto il contrario invece dell'immagine che gli italiani hanno anche all'estero di persone solitamente amichevoli, ma poco affidabili e disorganizzate che abusano della fiducia del prossimo.

Il "Pfand" dunque, si esprime non solo con il riciclaggio di plastica, lattine e vetro, ma anche con il semplice prendere un bicchiere al bar, che però potrebbe essere rubato dal cliente se non avesse pagato prima su di esso un deposito cauzionale, per cui per egli restituirlo è più conveniente che non farlo.

I motivi della sua diffusione in patria, e/o non diffusione all'estero, non possono quindi essere ridotti solo alla sensibilità per le tematiche ambientali da parte dei tedeschi, ma sono dovuti anche e soprattutto ad altri fattori economici e sociali spesso sorvolati, che non potrebbero essere spiegati altrimenti e che verranno affrontati in questa tesi.

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Introduzione La presente tesi nasce dalla mia esperienza di mobilità Erasmus+ in Germania svolta durante il semestre invernale del mio ultimo anno di laurea magistrale in Scienze economiche (LM-56) - curriculum Mercati globali e innovazione digitale. Questo soggiorno mi ha permesso di toccare con mano e conoscere meglio una pratica sociale radicata in diversi aspetti della vita quotidiana tedesca, dai supermercati ai negozi, dai pub alle fiere: quella del "Pfand", il cui simbolo è ben riconoscibile e onnipresente sulle bottiglie di plastica e sulle lattine. Figura 1: Simbolo Pfand (Fonte: Label-Online) https://label-online.de/label/einwegpfand-symbol/ Un sistema di riciclo di cui avevo sentito dire e visto in precedenza solo nei video online in cui si mostrava la peculiarità del "vuoto a rendere" di questo paese mitteleuropeo, ma di cui non avevo potuto ancora percepire la portata prima di averlo vissuto di persona. Una parola che si potrebbe tradurre come "pegno, cauzione, deposito", ma che in realtà definisce un vero e proprio stile di vita derivante dal proverbiale "angst" tedesco, ovvero la paura, l'ansia, l'angoscia e la 7

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Informazioni tesi

  Autore: Davide Chen
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2021-22
  Università: Università degli Studi Niccolò Cusano - Telematica Roma
  Facoltà: Economia
  Corso: Scienze dell'economia
  Relatore: Gabriella Arcese
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 130

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