Portfolio Insurance: tecniche e strategie di utilizzo
La Portfolio Insurance è stata introdotta per la prima volta negli Stati Uniti, circa venticinque anni fa, da Hayne Leland e da altri coautori (tra cui Mark Rubinstein). Essa si presenta come una metodologia rigorosa, con un’applicazione relativamente semplice, che raccoglie vari elementi utili per la gestione del rischio di breve periodo e l’ottimizzazione del portafoglio per il lungo periodo.
Semplificando, la portfolio insurance potrebbe essere intesa come una polizza assicurativa su un portafoglio rischioso, ad esempio azionario, che consenta di controllare il livello di rischio, permettendo allo stesso tempo di sfruttare, in termini di rendimento, i vantaggi dell’investimento azionario. L’obiettivo di queste tecniche è quindi quello di proteggere il valore dell’investimento da potenziali ribassi del mercato e di beneficiare, contestualmente, dell’opportunità di significative rivalutazioni in caso di crescita dei corsi azionari.
La portfolio insurance presenta, tuttavia, delle differenze concettuali importanti che la distinguono dalle altre forme di assicurazione. Nell’assicurazione classica, l’assicurato è disposto a pagare un premio pur di non avere la preoccupazione che si possa verificare in futuro un evento dannoso o uno stato di bisogno; l’assicuratore, a fronte di questo premio, ha l’onere di mantenere di un’organizzazione tecnica-giuridica in grado di neutralizzare i rischi. Poiché questi rischi sono per lo più indipendenti l’uno dall’altro, per la legge dei grandi numeri, ciascun assicurato incorre in una perdita media ragionevolmente prevedibile; il premio pagato dall’assicurato riflette proprio questa perdita media. Per questo, gli individui avversi al rischio saranno disposti a pagare questa somma per evitare che si verifichi la possibilità di incorrere in una perdita ancora maggiore.
Di fatto anche gli investitori possono ridurre il rischio dei loro portafogli con una procedura concettualmente simile a quella attuata dalle compagnie di assicurazione, ovvero diversificando. Tuttavia la semplice diversificazione non è sufficiente da sola a garantire una protezione del portafoglio, poiché quest’ultimo è composto normalmente da titoli i cui rendimenti sono correlati tra loro o con gli indici di mercato. Per tale ragione, anche in un portafoglio fortemente diversificato non si riesce ad eliminare del tutto il rischio. Il rischio del portafoglio sicuramente risulterebbe ridotto se si andassero ad investire la maggior parte delle proprie risorse in attività risk-free (titoli obbligazionari); tuttavia, in questo caso, la certezza di non avere perdite si accompagna alla certezza che non si avranno i rendimenti sperati.
E’ proprio qui che interviene la portfolio insurance, la quale supera i principi dell’assicurazione tradizionale per entrare nel campo della finanza. Il presente lavoro si pone l’obiettivo di analizzare i principi base di funzionamento della portfolio insurance.
Il primo passo è stato quello di definire i possibili schemi di attuazione della portfolio insurance andando a distinguere innanzitutto gli schemi realizzati mediante l’utilizzo di opzioni e, successivamente, gli schemi di dynamic hedging. Nella breve analisi proposta di questi schemi ho dato una descrizione delle modalità di attuazione identificandone allo stesso tempo i punti di forza e di debolezza.
In seguito ho illustrato le diverse strategie che gli schemi di portfolio insurance possono implementare nella gestione dei portafogli di investimento. In questa sezione di analisi mi sono soffermata, in particolare, a descrivere una delle strategie di dynamic hedging che negli ultimi anni sta prendendo sempre più piede: la strategia di Constant Proportion Portfolio Insurance (CPPI). Per meglio descrivere questo modello di gestione di portafoglio ho analizzato un caso concreto relativo, nello specifico, all’utilizzo della CPPI nella polizza unit-linked “Sicuro 2010” della compagnia di assicurazioni Generali Vita.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Michelina Lo Russo |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2003-04 |
Università: | Università degli Studi di Perugia |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia delle istituzioni e dei mercati finanziari |
Relatore: | Paola Musile Tanzi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 39 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Tecniche di portfolio insurance per il risk management nelle assicurazioni vita
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi