Skip to content

Modelli per la valutazione dei credit derivatives

Il lavoro di tesi si propone di analizzare i credit derivatives (contratti che perseguono la finalità di trasferire il rischio creditizio sottostante ad una determinata attività dal soggetto che acquista protezione al soggetto che vende protezione), in particolare i credit default swaps, di sviluppare dei modelli stocastici per la valutazione di tali strumenti e di implementare i modelli utilizzando dati di mercato relativi a CDS singol name. Inizialmente si descrive il mercato dei derivati sul credito poi si elencano gli utilizzi dei credit derivatives dando una definizione del rischio di credito e del ruolo svolto dalle agenzie di rating nel valutarlo e le principali tipologie di credit derivatives in particolare i derivati creditizi più usati, i credit default swaps, contratti OTC tra due controparti che hanno come oggetto il rischio di credito di una data entità di riferimento. Il CDS è sostanzialmente una polizza assicurativa che protegge l’assicurato dalla perdita in conto capitale in caso di default di un emittente. Tra i CDS saranno poi presi in considerazione, come sottocategorie, i CDS forwards e CDS options. Infine verranno descritti particolari prodotti strutturati complessi, i Constant Proportion Debt Obligations, il cui valore è legato a degli indici creditizi (iTraxx Europe, che misura gli spreads relativi a 125 società europee di elevata qualità creditizia, e CDX NA ig, che misura gli spreads relativi a 125 società del Nord America (NA) di elevata qualità creditizia). Il terzo capitolo descrive il modello teorico, che appartiene alla classe dei modelli di tipo intensity based, gli aspetti che lo caratterizzano e la motivazione per la quale si ritiene opportuno seguire tale approccio. Vengono definite in dettaglio le probabilità di default vere e neutrali al rischio che sono parte caratterizzante del lavoro svolto. Questo apparato teorico è alla base dell’implementazione del modello per il pricing dei credit default swaps analizzato. Nel penultimo capitolo viene proposto un modello di pricing che rappresenta una versione semplificata del modello intensity based di Duffie e Singleton. Tale modello consiste nel calibrare le risk-neutral default probability dai prezzi di mercato dei credit default swaps, ovvero quelle probabilità non condizionali che consentono di ottenere i valori odierni di tali strumenti nulli. Per far questo si ricorre all’utilizzo di processi stocastici del tipo square root per stimare la struttura a termine dei credit spreads. Viene sviluppato sia un modello unifattoriale che un modello a due fattori. Il modello descritto viene poi applicato a valori di mercato mensili relativi a CDS con sottostante sette società, le tre americane fallite nel settembre 2008 (Lehman Brothers, Freddie Mac e AIG), due europee (UBS e Deutsche Bank) e due italiane (Unicredit Bank e BPVN) tutte influenzate in modo considerevole dalla crisi statunitense dei mutui subprime. L'applicazione del modello permette di estrapolate dai prezzi dei CDS le probabilità di default neutrali al rischio non condizionali e forward per ogni società. Tra i modelli stimati si nota che quello bifattoriale fornisce stime molto accurate. Vengono poi fatti confronti sulle curve dei credit spreads, delle default probability e dei tassi corporate tra le società stesse rilevando PD più elevate per Lehman Brothers. Inoltre viene evidenziata la relazione che esiste tra le probabilità di default medie stimate per le banche italiane e le variazioni dei loro prezzi azionari. La relazione tra PD e prezzi CDS risulta lineare, mentre tra PD e prezzi azionari (o loro variazioni) è inversa e negativa e ciò a dimostrazione del fatto che modelli di default in forma ridotta, a differenza dei modelli basati sul valore aziendale, consentono di cogliere in modo istantaneo il rischio di default di una determinata società osservando i valori degli strumenti scambiati nel mercato. Considerando i dati delle default probability, dei credit spreads e dei tassi corporate estrapolati dai valori dell’indice creditizio iTraxx di gennaio 2007 e 2008, nel quinto capitolo viene valutato un titolo CPDO sotto diverse assunzioni. Viene calcolato il valore dell’esposizione sull’indice sottostante, sul quale è stata venduta protezione, che alla data di valutazione deve essere nullo e poi del relativo NAV della struttura finanziaria. Viene assunto un downgrade delle 125 società componenti l’indice ovvero un aumento di 50 bp nei credit spreads per dimostrare come il valore attuale dei flussi in entrata futuri è inferiore al valore attuale dei flussi in uscita e come la volatilità del prezzo di tali prodotti strutturati sia ben più elevata rispetto a titoli corporate con lo stesso rating. Quindi strumenti così sofisticati non sono esenti da rischio soggetti non solo ad un rischio di credito, ma anche ad un rischio di mercato o rischio mark-to-market per l’elevato effetto leva che possiede la struttura del CPDO stesso.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
1 INTRODUZIONE Nel presente lavoro ci si Ł occupati di derivati creditizi, ovvero quei contratti che perseguono la finalit di trasferire il rischio cre ditizio sottostante ad una determinata attivit dal soggetto che acquista protezione al so ggetto che vende protezione. In tali operazioni l oggetto della transazione Ł rappresentato dal rischio di credito in capo ad un prenditore finale di fondi. I credit derivatives, dalla loro introduzione ad oggi, hanno avuto uno sviluppo esponenziale e hanno contribuito a un rivoluzionario processo mentale di cambiamento del concetto di misurare e gestire il rischio di credito. Tali strumenti contribuiscono a trasferire il rischio di credito e lo sviluppo del loro mercato produce un chiaro beneficio per la stabilit finanziaria, dal momento che permette di separare la fase di origination e di raccolta fondi, dall’allocazione efficiente del derivante rischio di credito. Infatti, in tale situazione vengono coinvolti investitori non bancari (assicurazioni e fondi) che allargano la dispersione del rischio di credito. Al riguardo, se le banche avessero portafogli crediti piø diversificati sarebbero meno vulnerabili al rischio idiosincratico1, inoltre se il trasferimento del rischio di credito fosse facilitato, l’offerta di credito ai prenditori sarebbe meno dipendente dall’abilit di assumersi il rischio. Il lavoro di tesi si propone di analizzare i credit derivatives, in particolare i credit default swaps (CDS), di sviluppare dei modelli stocastici per la valutazione di tali strumenti e di implementare i modelli utilizzando dati di mercato relativi a CDS singol name. Nel primo capitolo ci soffermeremo sulla descrizione del mercato dei derivati sul credito, sulla sua dimensione e sui suoi utenti e di come dall introduzione di questi strumenti nella met del 1990 la crescita di tale m ercato sia molto sostenuta. Saranno elencati gli utilizzi dei credit derivatives, verr data una definizione del rischio di credito e del ruolo svolto dalle agenzie di rating nel valutarlo. 1 Il rischio idiosincratico Ł quel rischio che si pu eliminare attraverso la diversificazione, specifi co di una determinata azienda per il suo posizionamento nel mercato/settore, per la solidit della struttura finanziaria, per il comportamento (la qualit del m anagement) e cos via.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

corporate
credit default swap
credit spreads
probabilità di default
rating
rischio

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi