Misure di allerta e prevenzione della crisi. Le novità della riforma del fallimento

5 3. CRISI COME FASE FISIOLOGICA DEL CICLO VITA AZIENDALE L’attività di indirizzo dell’UE si apprende e si consolida se lo stato di crisi non viene considerato come qualcosa di astratto e lontano, ma un fatto che realmente tocca qualsiasi entità, andando a sgretolare ciò che fino a quel momento si è creato, magari cambiandolo per sempre. A riprova di ciò, anche Jeff Bezos, il CEO del colosso dell’e-commerce Amazon, in una recente riunione nel quartier generale Amazon a Seattle, esprime il suo punto di vista imprenditoriale sulla gestione aziendale, affermando che il compito dell’imprenditore è quello di rimandare più a lungo possibile il giorno del fallimento, presupponendo che nessuna azienda è troppo grande perché fallisca. Ciò vale per indicare che la vita aziendale non esclude le crisi d’impresa, al contrario le ingloba, tenendole dentro secondo una quasi paradossale generale ciclicità: l’impresa nasce, cresce, matura e muore, alternando periodi di sviluppo e fasi di declino o crisi. Il fenomeno della crisi d’impresa sorge, quindi, insieme alla nascita della stessa, essendone una fase fisiologica del ciclo vita. 6 Ufficio Rapporti UE, Documentazione per le Commissioni – Esame atti e doc. UE n77, 22/02/2017.