Le responsabilità contrattuali nell'e-commerce
Il commercio elettronico è definito in via ufficiale dalla comunicazione della Commissione europea al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni, COM (1997) 157. Questa definizione è ripresa all’interno della Circolare ministeriale dell’1/06/2000 n. 3487/c (D. Lgs. n. 114/1998).
La recente Direttiva dell’8 giugno 2000/31/CE, relativa a taluni aspetti giuridici dei servizi della società dell’informazione nel mercato interno (c.d. Direttiva sul commercio elettronico), mira a contribuire al buon funzionamento del mercato garantendo la libera circolazione dei servizi della società dell’informazione (ex art. 1 c. 1), stabilisce, invece, all’art. 2, che i servizi della società dell’informazione sono i servizi ai sensi della Dir. 98/34/CE come modificata dalla Dir. 98/48/CE (sulla tutela dei servizi di/ad accesso condizionato;i considerando (17) e (18) riprendono queste definizioni: i servizi della società dell’informazione vengono definiti come: “qualsiasi servizio prestato normalmente dietro retribuzione, a distanza, per via elettronica, mediante apparecchiature elettroniche di elaborazione (compresa la compressione digitale) e di memorizzazione dei dati, e a richiesta individuale del destinatario di servizi”. I sevizi della società dell’informazione abbracciano una vasta gamma di attività svolte in linea (on-line); possono consistere soprattutto in attività di vendita in linea di merci (non attività di consegna delle merci, nè prestazioni di servizi non in linea); non sempre si tratta di servizi che portano a stipulare contratti on line, ma anche di servizi non remunerati dal loro destinatario sempre che costituiscano una attività economica (come l’offerta di informazioni o comunicazioni commerciali in linea o la fornitura di strumenti di ricerca dei dati).
Sono esclusi dal novero dei servizi della società di informazione e quindi dalle Direttive menzionate i servizi di telecomunicazione, radiodiffusione sonora e televisiva in quanto non sono prestati a richiesta individuale; sono invece compresi i servizi trasmessi da punto a punto, quali l’invio di comunicazioni commerciali per posta elettronica; non costituiscono servizi della società dell’informazione l’invio della posta elettronica o di altre comunicazioni individuali equivalenti anche se usate per concludere contratti e neanche le relazioni contrattuali tra lavoratore e datore di lavoro. Infine non sono comprese nei servizi suddetti le attività che non possono essere esercitate a distanza o con mezzi elettronici.
La Direttiva non si applica ai settori indicati all’art. 1 c.5, ed in particolare alla consulenza medica e legale (c.d. professioni protette).
Segue che per il commercio elettronico off-line, non si dovrebbero applicare le norme della Direttiva, a meno che gli Stati membri non vogliano ampliare la protezione dei destinatari.
Mi sono occupato di tutte quelle operazioni di commercio elettronico i cui contratti sono conclusi in rete (per implementare un sito web e svilupparlo, o semplicemente per ottenere dei servizi Internet: l'accesso, la pubblicità online, il servizio di pagamento, il trading online, la locazione di spazio web, i servizi di e-commerce, i domain names, sviluppo e gestione del sito web, fornitura del software, ed altro).
Una presentazione è dedicata agli argomenti relativi ai contratti telematici, ai soggetti di Internet, alle responsabilità contrattuali generali, alla legge applicabile ed alla giurisdizione. Ho realizzato anche importanti ricerche in ambito giurisdizionale: America Online, Advanced System, Etrade, Video Online, Paterlini, Razorfish, Iam.
La tesi comprende uno caso aziendale, realizzato grazie ad un periodo di Stage presso un importante Outsourcer Web Italiano di servizi ai segmenti di mercato B2B.
Il lavoro è schematizzato come segue:
- E-commerce: concetti giuridici
- I contratti dell'E-commerce
- Le problematiche contrattuali del commercio elettronico
- Le sentenze "Case History" più importanti
- Il caso aziendale, oggetto del mio Stage
-Le conclusioni
Ho cercato di chiarire giuridicamente la concettualistica relativa alle terminologie del commercio elettronico, che a volte ha significati arbitrari e poco chiari (e-contract, telematica, telematici, e-business, business to business, informatici, reti telematiche, intranet, sanzioni, disciplina codicistica, omc, etc...).
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Informazioni tesi
Autore: | Michele Miniotti |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2001-02 |
Università: | Università degli Studi di Torino |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia e Commercio |
Relatore: | Oreste Calliano |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 307 |
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