La situazione economica delle colonie americane

1 Introduzione Compito di questo lavoro è l’analisi e lo studio della situazione economica nelle tredici colonie americane di matrice britannica fondate tra il 1607 e il 1732. Dopo aver analizzato l’origine delle colonie e della loro società, passeremo ad un ambito maggiormente economico dove saranno evidenziati gli elementi che hanno inciso sia positivamente sia negativamente sullo sviluppo dell’economia coloniale, per poi analizzare i redditi e le differenze che vi erano tra le colonie e la madrepatria oltre alle divergenze presenti all’interno delle colonie stesse prima della guerra di indipendenza scoppiata nel 1775. Infine effettueremo un’analisi sulla diseguaglianza nel periodo coloniale. Occorre precisare che, per analizzare le difformità presenti tra le regioni coloniali e l’Inghilterra facciamo riferimento, oltre che al reddito, anche al potere d’acquisto e al costo dei beni primari, mentre per quanto concerne le colonie ci soffermeremo ad evidenziare i motivi che hanno permesso al Sud di essere la regione più ricca a differenza del Nord che era l’area più povera. Parleremo poi delle cause che hanno determinato nel tempo un rallentamento della crescita nelle colonie meridionali e parallelamente uno sviluppo economico abbastanza sostenuto in quelle settentrionali. “La storia dei coloni americani è un aspro racconto di rapine, crudeltà e eroismo in una lotta di sterminio contro i pellerossa, uomini coraggiosi che non chiesero ne diedero quartiere” così inizia “Sgt. Kirk” un’opera a fumetti sceneggiata da Héctor Oesterheld e disegnata da Hugo Pratt che meglio racconta le vicende dell’America coloniale, tuttavia nel nostro lavoro per via della scarsità di informazioni inerenti al loro stile di vita le considerazioni effettuate tengono conto solamente in maniera marginale dei nativi nordamericani, mentre si esclude il Canada, gli insediamenti Spagnoli, Francesi e Russi. Infine, consapevoli del trattamento disumano riservato agli schiavi massicciamente importati dall’Africa, nella nostra analisi –che risulta essere prevalentemente economica- prendiamo in considerazione solamente il loro reddito. Per reddito degli schiavi intendiamo i costi sostenuti dal padrone inerenti al loro mantenimento ed ai consumi che generavano. Quindi dal punto di vista del proprietario rappresentano dei costi di “produzione” che determinano un mancato profitto.