La Materiality: Concetti fondamentali e analisi empirica nell’Integrated Report
Negli ultimi dieci anni le crisi finanziarie che si sono succedute hanno contribuito a una generale perdita di fiducia degli investitori nei confronti delle aziende. Tale perdita di fiducia si è riflettuta, e in un certo senso ha anche contribuito a ingigantire il senso di crisi negli operatori finanziari,nei meccanismi con cui le aziende si mettono in comunicazione con gli stakeholders. Questi strumenti, in particolar modo il bilancio annuale, si rivelavano inefficaci nel dare una concreta prospettiva del funzionamento dell’azienda, dei suoi obbiettivi, dei metodi di creazione del valore e della configurazione del business.
La necessità di cambiare il modo con cui l’azienda comunicava sè stessa diventava quindi un’esigenza fondamentale, che derivava anche da un altro aspetto che non può essere considerato secondario: la crescente complessità dell’organizzazione di una impresa rende impossibile una lettura del funzionamento dell’azienda che proceda per compartimenti stagni o silos thinking (Indelicato 2014). Non è più possibile capire quali sono gli obiettivi, le risorse e i risultati di una sezione senza studiare gli obiettivi, i risultati e le risorse di un’altra, e allo stesso modo non è più possibile capire dove andrà l’azienda senza avere una chiara visione d’insieme delle sezioni che la compongono.
Il terzo aspetto da sottolineare riguarda i criteri a cui si adeguavano i report finali. Il continuo adattarsi alla compliance aveva reso questi strumenti estremamente difficili da interpretare. Inoltre i manager preposti alla redazione avevano perso di vista lo scopo principale del report, ovvero quello di comunicare ai portatori di interesse una visione efficace e chiara dell’azienda e del suo modello di business.
Il metodo del reporting integrato tenta di trovare una soluzione a questi problemi.
L’idea che gli elementi dell’azienda si integrino per formare la realtà aziendale, e che questi elementi poi debbano interagire con l’esterno per creare valore si riflette in una nuova considerazione dell’argomento materiality.
Per materiality si intende l’identificazione dei dati rilevanti in due ambiti:
* La fase precedente alla pubblicazione del bilancio per individuare i temi che possono essere oggetto di disclosure
* La fase successiva di verifica del bilancio (auditing)
Come vedremo la materiality avrà diverse definizioni. È in realtà un concetto molto flessibile, che varia a seconda dello scopo e dell’argomento del documento in cui viene trattata. Non solo: ha anche avuto una sua evoluzione nel tempo, e questo rende il quadro della materiality ancora più complicato.
In questa tesi ho tentato di analizzare i concetti fondamentali che riguardano la materiality, e come questa può cambiare a seconda della natura dei dati a cui si riferisce e a seconda del report o dell’obiettivo per cui viene trattata.
Nella sua versione più recente, quella del Framework IR di IIRC, che stabilisce le linee guida dell’Integrated Report, è analizzata attraverso un’ analisi empirica che mira a rispondere a due questioni:
* Come è trattato il tema della materiality negli Integrated Report?
* Ci sono differenze e punti in comune tra i differenti Report nella trattazione della materiality?
Queste due questioni hanno un’ importanza fondamentale. Sapere come un’organizzazione sceglie le informazioni oggetto di disclosure è determinante per la scelta consapevole degli investimenti. Ed è determinante anche in un’ottica di sostenibilità, motivo per cui ho aggiunto anche un capitolo sulla stakeholder analysis, argomento chiave nella definizione della materiality.
Un altro punto che ho voluto verificare è l’effettiva comparabilità dei processi di definizione della materialità e l’applicazione di standard riconosciuti.
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Informazioni tesi
Autore: | Guido Zani |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2015-16 |
Università: | Università degli Studi di Siena |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Direzione e Controllo aziendale (DeCa) |
Relatore: | Federico Barnabè |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 89 |
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FAQ
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