La gestione dei rischi operativi nelle aziende di credito - Linee evolutive nella prospettiva del ''Nuovo Accordo di Basilea''
Sui rischi operativi – i cui profili teorici e gestionali sono scarsamente indagati dalla letteratura – si è intensificato il dibattito, tuttora in corso, al quale stanno dando un particolare contributo, oltre alle autorità di vigilanza ed alle banche, le società che forniscono consulenza aziendale commercializzando specifici prodotti di gestione e controllo.
Il presente lavoro si propone di dar conto dello stato dell’arte, soffermandosi dapprima, nel capitolo n. 1, sulla portata delle iniziative attualmente in gestazione nell’ambito dell’Accordo; ne viene illustrato il quadro generale con riferimento specifico ai rischi in parola, rinviando ai capitoli successivi, in relazione ai profili ivi trattati, aspetti di maggior dettaglio, con particolare attenzione alle questioni “aperte”.
Nel capitolo n. 2 si analizza il problema, piuttosto complesso, della natura e classificazione dei rischi in parola: tematica che, oltre ad articolati aspetti teorici, presenta importanti ricadute sul piano concreto della individuazione, gestione e valutazione dei rischi.
Segue, nel capitolo n. 3, la disamina dei profili strutturali del governo dei rischi operativi, con riferimento al quadro normativo, alle funzioni organizzative attivate nella aziende di credito ed ai controlli esterni.
I processi di gestione adottati, riguardanti le fasi di identificazione, gestione, valutazione, monitoraggio e mitigazione/controllo sono analizzati nel capitolo n. 4.
Si approfondiscono poi, nel capitolo n. 5 - alla luce delle tendenza a governare l’allocazione di capitale e la creazione di valore - le metodologie basate su rilevazioni statistiche, utilizzabili per la valutazione “quantitativa”, ed altre tecniche avanzate.
Nel capitolo n. 6 si illustrano due casi specifici:
a) le iniziative assunte dall’Associazione Bancaria Italiana, riguardanti l’elaborazione della cosiddetta procedura di gestione APRO (Approccio rischio operativo) e la progettazione del DIPO (Data base italiano delle perdite operative);
b) le procedure di controllo realizzate presso una della maggiori banche italiane, il SanPaolo Imi, i cui studi sulla materia risultano essere tra i più avanzati.
Nel capitolo n. 7 vengono infine formulate le più significative conclusioni, avendo riguardo alle implicazioni gestionali, nonché alle ricadute per l’attività di vigilanza, connesse alla prevedibile evoluzione delle tecniche di governo e del quadro normativo.
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Informazioni tesi
Autore: | Marco Caringi |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2001-02 |
Università: | Università degli Studi di Firenze |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia e Commercio |
Relatore: | Aldo Bompani |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 180 |
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