La gestione dei rifiuti. Il caso Campania.
Negli ultimi decenni, si è assistito all’incremento esponenziale della produzione di rifiuti, dovuto all’aumento dei consumi, conseguenza prima dell’accresciuto benessere economico. Questo fenomeno ha fatto sì che la politica di gestione dei rifiuti, da semplice allontanamento dell’immondizia dalle strade mutasse in problema all’ordine del giorno creando grossi dilemmi organizzativi e aspre conflittualità sociali. Basti pensare al caso Campania dove la situazione, diventata ormai insostenibile, ha costretto le autorità competenti a movimentare varie tonnellate di rifiuti addirittura fino in Germania.
Nell’ultimo decennio l’attenzione da parte di tutti gli attori sociali è andata mutando, verso sempre un maggiore interesse sulla materia, e come risposta si è vista la nascita in tutta la nazione di iniziative “verdi” volte alla protezione dell’ambiente e alla gestione integrata dei rifiuti con importanti risultati in certi Comuni (soprattutto del Nord) e in molte imprese, che hanno preso quello che molti chiamano problema e lo hanno fatto diventare un business più che redditizio.
Altra grande conseguenza è stata quella di adeguare il quadro legislativo alla mutata sensibilità ambientale tramite una progressiva rielaborazione dei riferimenti teorici sia in sede comunitaria con varie direttive, che a livello nazionale con il decreto n. 152/2006 (cd.”Codice ambientale”).
Attualmente la questione non si può dire risolta, ma sicuramente si stanno piantando ottimi semi che se continueranno ad essere innaffiati con presa di coscienza e magari concimati con più volontà politica daranno sicuramente come frutto la soluzione definitiva al problema.
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Informazioni tesi
Autore: | Vincenzo Amato |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2005-06 |
Università: | Università degli Studi di Salerno |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Scienze economiche |
Relatore: | Stefania Supino |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 59 |
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