L'Italia e l'Euro: sfide ed opportunità

2     INTRODUZIONE Nel 2001 l’allora Presidente della Commissione Europea Prodi aveva profetizzato: “Sono sicuro che l’Euro ci obbligherà a introdurre un nuovo tipo di strumenti di politica economica. Oggi è politicamente impossibile proporlo. Ma un giorno ci sarà una crisi e si creeranno nuovi strumenti”. Questo giorno è arrivato, e di fronte alla crisi la politica si divide come davanti ad una sconfitta lacerante: gli europeisti perseguono il necessario rimedio ricorrendo a nuovi strumenti di politica economica con il postulato che la moneta unica non va messa in discussione. I nemici dell’Euro, che sono allocati a tutte le latitudini europee, propongono con forza di fuggire dall’Euro come causa unica di tutti i mali e di ritornare alle vecchie valute nazionali. In Italia, in vista delle vicine Elezioni Europee, il dibattito è vivace e assume talvolta toni esasperati, ma colpevolizzare l’Europa fa presa sull’elettorato ed è diventata uno dei capisaldi dei programmi elettorali di una parte dei partiti. L’Europa e la sua valuta sono il capro espiatorio ideale: non hanno risolto i problemi dei cittadini anzi li hanno acutizzati se non addirittura creati. Risulta pertanto necessario fare un confronto, analitico e non emozionale, dei pro e dei contro di un eventuale ritorno del nostro Paese alla Lira. Anche per chi si dichiara a favore dell’Europa, ma non di questa Europa.