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L'equilibrio di genere come formula vincente per le aziende: problematiche e risoluzioni

L'obbiettivo dell'elaborato è quello di mostrare quali sono gli ostacoli sociali sociali, culturali e psicologici all'emancipazione femminile, i motivi e le possibili risoluzioni riguardanti la limitata presenza delle donne nel mondo del lavoro. È stato descritto il fenomeno della segregazione orizzontale e verticale. La prima concerne il fatto che la società associ determinate professioni ad un genere piuttosto che un altro mentre quella verticale riguarda la concreta possibilità che una donna ha di intraprendere una carriera e raggiungerne l'apice (es. Nei consigli d'amministrazione...).
Dalla bibliografia analizzata sono emersi 3 motivi che generano tale problematica:
Il sostegno insufficiente per permettere la conciliazione tra la vita professionale e privata; il divario salariale e gli stereotipi di genere.
Quest'ultimo è esplicabile tramite la 'teoria del costrutto sociale' secondo cui, la società ha costruito nei secoli ruoli di genere, aspettative e comportamenti che la donna deve avere per il semplice fatto di essere tale.
Infatti, la donna viene descritta come loquace, dipendente, insicura, vulnerabile; contrariamente l'uomo è sicuro, decisionista, forte, dominante...
La società ritiene che solo i connotati legati all'uomo sono alla base per raggiungere posizioni apicali. In realtà è stato dimostrato da una serie di ricerche empiriche come anche tutti gli attributi associati normalmente alla donna, apportano un valore aggiunto per l'impresa. Infatti si è notato come nelle aziende con un maggiore numero di donne nei consigli d'amministrazione pongono a una maggiore attenzione verso compiti di responsabilità sociale e ambientale, minore tolleranza verso comportamenti opportunistici, maggiore stabilità finanziaria...
Nella parte finale vengono elencate in modo esaustivo tutte le possibili risoluzioni a tale problematica proposte e messe in atto da tutti i paesi del mondo.
Tra queste si ricordano le convenzioni dell'ILO, la legge mosca in Italia e molte altre.

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4 INTRODUZIONE L'obiettivo di questo elaborato è di esplorare le difficoltà che le donne hanno affrontato nel corso della storia e di dimostrare come queste discriminazioni di genere abbiano limitato il loro potenziale in molti campi, ponendo il focus sulla problematica della carenza del genere femminile nelle posizioni apicali in particolare nei CDA. Tuttavia, va sottolineato che il fine non è quello di dimostrare che le donne siano superiori agli uomini, al contrario è di evidenziare il gender gap in molteplici aspetti e di promuovere l'uguaglianza tra i generi. Nel corso della storia, le donne sono state vittime di discriminazione in molte forme, dovute principalmente ai costrutti sociali che sono stati realizzati sulla figura femminile, identificandola come debole e dipendente, confinandola per secoli ad un ruolo marginale all’interno della società. Tra le forme discriminatorie più emblematiche annoveriamo le seguenti: • negazione del diritto all'istruzione e alla formazione, che limita le opportunità di lavoro e di avanzamento professionale delle donne; • impossibilità di essere titolari di diritti di proprietà o di avere il controllo sulle risorse economiche, che le rende dipendenti rispetto alle decisioni prese dagli uomini; • limitazioni in termini di opportunità di lavoro e di carriera, che impatta principalmente nel processo di selezione oppure in merito all’avanzamento di carriera; • mancanza di accesso a servizi sanitari adeguati, come la pianificazione familiare e l'assistenza durante la gravidanza e il parto; • esclusione dalla partecipazione politica e dalla rappresentanza nelle istituzioni politiche e sociali. Inoltre, tali forme discriminatorie si allargano anche alla violenza fisica e psicologica, tra cui violenza domestica, violenza sessuale, sfruttamento sessuale e tratta di esseri umani. Sebbene siano stati compiuti progressi significativi per affrontare questi problemi, la discriminazione di genere e la violenza contro le donne persistono ancora oggi in tutti i paesi indipendentemente dal loro grado di sviluppo. Ciò sottolinea l'importanza di continuare a lavorare sodo per il raggiungimento dell'uguaglianza di genere, ponendo così fine alle suddette discriminazioni, nella prospettiva di dar vita ad un luogo migliore in cui vivere. Nel primo capitolo l’elaborato mostrerà una serie di dati e indici fondamentali per la misurazione del fenomeno della parità di genere, sia a livello globale che nello specifico in Europa, ponendo il

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