L’export delle province italiane: l’internazionalizzazione delle imprese lombarde
L’esportazione italiana è molto diversificata avendo una connotazione non tanto regionale quanto provinciale. In tal senso la Lombardia rappresenta il modello esportativo italiano poiché accanto ad un consistente numero di medio - grandi industrie, accentrate nell’area milanese, presenta migliaia di PMI che, come noto, sono alla base dell’economia italiana e dell’export; le PMI sono, frequentemente concentrate in determinate aree, i cosiddetti “distretti industriali” che consentono di mantenere un alto grado di flessibilità, ma anche di realizzare economie di scala tipiche della grande impresa attraverso l'integrazione produttiva.
Ma come tutti i sistemi economici regionali, estremamente aperti e perciò potenzialmente vulnerabili, l’impatto dei grandi mutamenti internazionali, non poteva essere facilmente contrastato né sul piano istituzionale né su quello della trasmissione dei cicli economici.
Il completamento del mercato comune europeo e la cresciuta competizione delle economie leader hanno prodotto in questo sistema una sorta di involuzione in cui appaiono di particolare rilevanza due elementi: il deterioramento della competitività dal lato dei costi, che si è riflessa in un notevole peggioramento dell’interscambio con l’estero e la mancanza di una risposta adeguata ai cambiamenti in atto nell’economia mondiale.
Di fronte alla complessità dei grandi cambiamenti avvenuti nello scenario globale la Regione Lombardia ha compiuto in quest’ultimo decennio forti scelte di competitività.
Gli obiettivi di innovazione strutturale che ogni politica di competitività richiede, sono stati perseguiti soprattutto in termini di politiche per l’internazionalizzazione, per l’attrattività, per l’intermediazione e la specializzazione settoriale.
La Lombardia, situata nel cuore di quella zona compresa tra Torino, Genova e Milano che è comunemente indicata con il nome di “triangolo industriale”, è oggi uno dei “Quattro Motori” per l’Europa insieme al Baden-Württemberg (Germania), al Rhône-Alpes (Francia) e alla Catalunya (Spagna), sue controparti in un articolato accordo di cooperazione e collaborazione. L’economia regionale rappresenta da sola un quinto di quella dell’intero Paese e il Pil pro capite è uno dei più alti tra le regioni europee. La Lombardia è la prima regione in Italia sia nei settori tradizionali (agricoltura e allevamento) sia in quelli dell’industria e del terziario.
A tal proposito si concentra l’attenzione su tre sistemi innovativi regionali europei, particolarmente rilevanti all’interno dei rispettivi sistemi nazionali di innovazione: Baden-Wurttemberg, Rhone-Alpes e Lombardia; in particolare, si è potuto rilevare il diverso atteggiamento delle tre regioni considerate, nei confronti dell’internazionalizzazione delle proprie PMI.
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Informazioni tesi
Autore: | Carlotta Chiodi |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2004-05 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia aziendale |
Relatore: | Alberto Cclò |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 18 |
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FAQ
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