Il T.F.R. e la previdenza integrativa nei bilanci S.p.A.

Introduzione La riforma dell’indennità di anzianità e la sua sostituzione con il trattamento di fine rapporto, operata con la legge 29 maggio 1982 n. 297, ha rappresentato una delle modifiche più significative negli ultimi decenni per quando riguarda la disciplina del rapporto di lavoro subordinato privato. Nel tempo si è andata via via evolvendo la funzione del trattamento di fine rapporto, anche per i ripetuti interventi del legislatore e della Corte Costituzionale, e sono stati modificati i criteri di erogazione, ma non è venuta meno la sua funzione peculiare ravvisabile in una sorta di retribuzione accantonata e differita nel tempo da corrispondere al prestatore di lavoro subordinato al termine del rapporto. Il presente lavoro, frutto di una ricerca effettuata consultando diversi autori che si sono cimentati sulla materia, dopo un breve esame sull’evoluzione dell’istituto e delle vicende che condussero alla riforma del 1982, si propone di fornire un’illustrazione, la più armonica e dettagliata, sugli aspetti contabili e fiscali del trattamento di fine rapporto, ma il discorso sulla funzione del t.f.r. impone di estendere lo sguardo anche sulla previdenza integrativa per analizzare i tratti distintivi e le caratteristiche comuni che presenta rispetto ad esso e soprattutto perché il recentissimo intervento legislativo in materia, il D.lgs 21 aprile 1993, n. 124 considera il t.f.r. come uno dei principali mezzi di finanziamento dei fondi di previdenza integrativa, inoltre l’elaborato vuol terminare con un’analisi e discussione sulle nuove proposte di riforma della disciplina dell’istituto del trattamento di fine rapporto e della previdenza integrativa..