Il Giubileo fra Passato e Presente
La tesi di laurea “IL GIUBILEO FRA PASSATO E PRESENTE” analizza l’evento sotto il profilo socio-culturale ma soprattutto sotto quello economico-turistico. L’organizzazione di un Giubileo infatti, oltre a coinvolgere gli aspetti più squisitamente religiosi, ha delle rilevanti implicazioni economiche.
La riflessione parte dall’esperienza dei pellegrinaggi nei secoli. Un fenomeno quello del pellegrinaggio che consiste nel raggiungere, per mezzo di un viaggio che può essere intrapreso singolarmente o in gruppo, un luogo sacro. La premessa di tutto è infatti quella che certi luoghi siano solenni e sacri per la presenza di tombe di santi, santuari, o eventi miracolosi.
L’elemento vitale del pellegrinaggio è il pellegrino, che rappresenta il simbolo del viaggio di fede, il legame con terre e paesi sconosciuti e la possibilità di contatto con altri costumi e altri popoli.
Il pellegrino con il suo viaggio ha lasciato, non a caso, tracce profonde nella lingua, nel costume, nelle arti figurative, nell’architettura e nella produzione musicale di tutte le regioni d’Europa, e il suo peregrinare ha determinato l’emergere, consapevole o inconsapevole, di nuove ideologie politiche e religiose e finanche tecnologiche.
I pellegrinaggi in direzione dei grandi centri della cristianità rappresentarono e rappresentano, innanzitutto, uno dei momenti più alti della civilizzazione cristiana e soprattutto contribuirono alla formazione di una vitale coscienza europea.
Il pellegrinaggio quindi è strettamente collegato all’evento giubilare in quanto la combinazione tra di loro portò alla creazione e allo sviluppo di un importante sistema organizzativo destinato all’accoglienza (monasteri, ospizi, e numerosi enti assistenziali come le Confraternite che aiutavano i pellegrini durante il loro percorso penitenziale) che, quindi, rappresenta la prima vera testimonianza delle implicazioni non solo spirituali ma squisitamente economiche di questo fenomeno.
Il passaggio dall’ospitalità gratuita a quella a pagamento ovvero il passaggio dagli ospizi alle locande, unitamente al diffondersi di vere e proprie guide destinate al pellegrino, così come il diffondersi di un commercio di souvenirs e gadget di vario genere confermano il rafforzarsi nel tempo degli aspetti “terreni” del viaggio.
Tra i gadget che il pellegrino era solito riportare dal luogo che aveva visitato vi erano tra le più importanti sicuramente la PALMA di Gerico, che i pellegrini portavano indietro da Gerusalemme, e le CONCHIGLIE di Santiago de Compostela che i pellegrini portavano indietro dopo la visita al santuario spagnolo.
Sia le palme che le conchiglie in origine venivano raccolte direttamente sul luogo in cui si trovavano fino a quando alcuni commercianti cominciarono a raccoglierle e a venderle nel mercato che si teneva nei pressi del luogo di culto. Ben presto comunque le palme e le conchiglie furono sostituite da piccoli distintivi di piombo.
Similmente a Santiago e Gerusalemme anche altri grandi santuari mete di pellegrinaggi adottarono distintivi che raffiguravano il santo patrono del santuario, come ad esempio il distintivo della Veronica di Roma.
I pellegrini che avevano viaggiato molto usavano attaccare al grande cappello tanti distintivi, fino a quando la testa gli si piegava sotto il peso del piombo di cui erano fatti, poiché essi oltre ad essere considerati come ricordi del viaggio erano accreditati come oggetti miracolosi per guarire da alcune malattie e servivano anche per essere esentati da tasse o pedaggi e inoltre alcuni tribunali li accettavano come prova che i beni del pellegrino erano liberi da sequestri per debiti.
Tutti questi fattori facevano si che la domanda di distintivi era di molto superiore all’offerta e ciò portò a un commercio molto fiorente a volte gestito direttamente dal vescovo che amministrava il santuario.
In questo modo con il trascorrere dei secoli abbiamo assistito alla netta trasformazione del PELLEGRINAGGIO, ispirato da prevalenti motivazioni di fede e di espiazione in TURISMO RELIGIOSO, ovvero quella forma di turismo dove le motivazioni culturali e ricreative convivono con quelle religiose.
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Informazioni tesi
Autore: | Michele Terzano |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2003-04 |
Università: | Università degli Studi del Molise |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia del Turismo |
Relatore: | Ilaria Zilli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 172 |
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