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IAS 36 e IAS 36 revised: un confronto

L’oggetto del presente lavoro consiste in un confronto tra lo IAS 36, versione 1998, e lo IAS 36 revised, largamente rivisto e pubblicato nel marzo 2004.
Lo IAS 36 (revised), Impairment of Assets, è uno dei Principi contabili internazionali emanati dallo IASB. Il suo obiettivo è definire le condizioni per individuare, misurare e rappresentare in bilancio le perdite durevoli di valore dell’attivo, in modo che nessuna attività sia iscritta in bilancio per un importo superiore al valore recuperabile tramite l’uso o la vendita dell’attività stessa. La scelta di affrontare questo argomento nasce in seguito all’emanazione da parte dello IASB dello IAS 36 revised, avvenuta in data 31 marzo 2004.
L’obiettivo di questo lavoro è mettere in luce le differenze tra lo IAS 36, versione 1998 e lo IAS 36, versione 2004 o IAS 36 revised.
Lo IAS 36 è stato oggetto di alcune modifiche che non hanno riguardato la sua logica di fondo, ma hanno interessato soprattutto il trattamento contabile della perdita durevole di valore dell’avviamento.
I cambiamenti che hanno interessato lo IAS 36 sono, infatti, la diretta conseguenza di un processo intrapreso dallo IASB in merito alle operazioni di aggregazione tra imprese, finalizzato alla definizione di Principi contabili omogenei e di alta qualità, e che si è concretizzato nell’emanazione dell’IFRS 3, Business Combination, che ha sostituito lo IAS 22.
Secondo quanto è ora previsto dall’IFRS 3, l’avviamento che scaturisce da un’operazione di aggregazione tra imprese non deve più essere ammortizzato e ciò ha incrementato l’importanza dell’impairment test dell’avviamento, poiché questa procedura è l’unica ad assicurare che l’avviamento sia iscritto in bilancio per un importo non superiore al suo valore recuperabile.
Con questo lavoro, dopo aver trattato delle perdite durevoli di valore delle immobilizzazioni tecniche nella dottrina ragionieristica italiana, nell’Ordinamento legislativo italiano e nei Principi contabili nazionali, si sono individuati e analizzati i cambiamenti apportati allo IAS 36 e la portata di tali innovazioni.
Per la parte relativa alle innovazioni introdotte dallo IAS 36 revised, si è trattato di individuare i paragrafi modificati, di tradurli dall’inglese (lingua ufficiale dello IASB) all’italiano e di analizzare quanto previsto dallo IAS 36 rispetto a quanto proposto nella bozza espositiva dello IAS 36 revised e quanto, infine, effettivamente adottato dallo IAS 36 revised.
Ai fini dell’analisi ha assunto grande rilievo l’esame delle Basis for Conclusions emanate dallo IASB.
Per i cambiamenti più significativi è stato proposto anche un confronto con i Principi contabili nazionali, la legislazione italiana e la dottrina ragionieristica.

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PRESENTAZIONE ♠Il presente lavoro prende spunto dalla recente revisione dello IAS 36; lo IAS 36 nella versione aggiornata e rivista è stato, infatti, pubblicato il 31 marzo 2004. Lo scopo di questa tesi è quello di porre in luce le differenze tra lo IAS 36, versione 1998 e lo IAS 36, versione 2004 o IAS 36 revised. Lo IAS 36 è uno dei Principi contabili internazionali e si pone l’obiettivo di sottoporre un’attività ad impairment test , e quindi di rilevare una perdita durevole di valore, ogni qual volta il valore contabile dell’attività superi il suo valore recuperabile, calcolato come il più elevato tra prezzo netto di vendita e valore d’uso. Lo IAS 36, quindi, detta una serie di requisiti affinché nessuna attività sia iscritta in bilancio per un importo superiore al suo valore recuperabile tramite l’uso continuativo o la vendita. Lo IAS 36, assieme agli altri Principi contabili internazionali, verrà applicato a partire dal 1° gennaio 2005 per la redazione dei bilanci consolidati delle imprese europee quotate e tratta in modo esaustivo una tematica attuale che nel nostro Ordinamento giuridico viene solo accennata. … Lo IAS 36 è stato recentemente oggetto di revisione da parte dello IASB al fine di rendere coerente il suo contenuto con il nuovo Principio contabile internazionale IFRS 3, Business Combinations, che ha sostituito lo IAS 22. La revisione dello IAS 36 fa parte, infatti, di un progetto intrapreso dallo IASB che si pone l’obiettivo di omogeneizzare il trattamento contabile delle operazioni di aggregazione tra imprese e nel testo dello IAS 36 revised sono riflessi i cambiamenti legati a questo progetto. La logica dell’impairment test comunque non è stata minimamente intaccata dalla recente revisione dello IAS 36; si continua, infatti, a rilevare una perdita durevole di valore ogni qual volta il valore contabile di un’attività superi il suo valore recuperabile, calcolato come il più elevato tra prezzo netto di vendita e il valore d’uso, dove il prezzo netto di vendita è l’ammontare ottenibile, al netto dei costi di dismissione, dalla vendita dell’attività in una libera transazione tra parti consapevoli e disponibili, mentre il valore d’uso è l’importo attualizzato dei flussi finanziari futuri che deriveranno dall’uso continuativo e dalla cessione dell’attività. In base a quanto è ora previsto dal nuovo Principio contabile internazionale IFRS 3, l’avviamento e le attività immateriali con vita utile indefinita scaturenti da un’operazione di aggregazione tra imprese non devono più essere ammortizzate (com’era invece previsto

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Informazioni tesi

  Autore: Anna Lenci
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2003-04
  Università: Università degli Studi di Verona
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia aziendale
  Relatore: Andrea Lionzo
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 146

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Parole chiave

ias 36
ias 36 revised
impairment test
perdite durevoli di valore dell'attivo
principi contabili internazionali

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