Franchising e normativa antitrust

INTRODUZIONE In questi anni in Italia è in atto una sorta di “rivoluzione commerciale”: si assiste cioè ad una rapida crescita del potere di mercato della grande distribuzione a scapito dei piccoli negozi al dettaglio. Ciò, da una parte, favorisce una maggiore razionalizzazione della distribuzione con conseguenti vantaggi per i consumatori: è possibile infatti trovare la maggior parte dei prodotti di cui si ha bisogno in un medesimo posto, con un consistente risparmio in termini temporali. A questo si deve aggiungere anche un notevole calo dei prezzi dei prodotti di largo consumo in quanto il potere contrattuale dei grandi distributori consente loro di ottenere condizioni particolarmente vantaggiose. Il rovescio della medaglia è costituito dalla crisi del commercio tradizionale, con la conseguente chiusura di molti negozi in quasi tutti i settori merceologici, soprattutto quello alimentare, in quanto coinvolto per primo in tale processo. Questo fatto comporta una riduzione dell’occupazione ed un maggiore degrado dei centri storici, problemi ai quali il legislatore ha recentemente tentato di porre rimedio con il decreto legislativo n. 114 del 31 marzo 1998, col quale si introduce una maggiore liberalizzazione nella possibilità di aprire nuovi esercizi commerciali, specialmente di piccole dimensioni. Anche a livello di operatori economici c’è stata una reazione allo strapotere dei grandi distributori a succursale: una delle metodologie che in tale ottica ha avuto un rapido incremento è stata il franchising. Infatti questo accordo ha reso possibile ai piccoli dettaglianti