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Evoluzione dell'informativa di bilancio sugli strumenti finanziari: dallo IAS 32 all'IFRS 7. Esame dei principi e analisi comparativa su un campione di società quotate.

Negli ultimi decenni, i processi di internazionalizzazione dell’economia e di globalizzazione dei mercati hanno contribuito a porre in primo piano la tematica della comparabilità dei bilanci, intesa sia sotto il profilo temporale che spaziale. La necessità di armonizzare i bilanci per migliorarne il grado di comparabilità è emersa in primis in seguito all’intensificazione dell’emissione di titoli azionari e obbligazionari sui mercati finanziari internazionali da parte di molte imprese in cerca di capitale da investire per ampliare le proprie attività e le proprie dimensioni. L’ampliamento della base azionaria, infatti, ha condotto, anche se con diversa intensità a seconda del Paese considerato, all’affermazione delle grandi società ad azionariato diffuso caratterizzate da una netta separazione interna tra proprietà e management. Tale frattura ha contribuito ad accrescere la richiesta di informazioni comparabili di natura economica, finanziaria e patrimoniale da presentare attraverso strumenti informativi ufficiali quali sono il bilancio d’esercizio e il bilancio consolidato.
L’esigenza di miglioramento del livello di comparabilità dei bilanci è stata particolarmente avvertita in sede comunitaria dove, sin dal 1995, la Comunicazione intitolata “Armonizzazione contabile: una nuova strategia nei confronti del processo di armonizzazione internazionale” individuava le possibili strade da percorrere al fine di armonizzare i principi contabili usati nei paesi europei con quelli applicati dalle nazioni sotto l’influenza degli Stati Uniti. In seguito all’introduzione della moneta unica il 1° gennaio 2002 , il processo di armonizzazione contabile è stato intensificato: le Direttive n° 65/2001 e n° 51/2003 del Parlamento Europeo e del Consiglio hanno avuto come obiettivo la modifica delle precedenti disposizioni in tema d’informativa esterna d’impresa. In particolare, la Direttiva n° 51/2003 ha modificato le Direttive n° 660/1978, n° 349/1993 e n° 674/1991 così da consentire l’adozione da parte dei singoli Stati membri dei principi contabili internazionali IAS IFRS. Per rendere tempestivamente esecutive le due direttive, la Comunità Europea ha emanato i Regolamenti n° 1606/2002 e n° 1725/2003. Il primo regolamento citato ha reso obbligatoria la redazione del bilancio consolidato secondo i principi contabili internazionali per i gruppi societari europei quotati. La Direttiva n° 1725/2003 ha recepito i principi contabili internazionali IAS-IFRS emanati dall’International Accounting Standard Board (IASB) alla data del 14 settembre 2002 ed ha reso tali principi direttamente applicabili dall’esercizio 2005, ad eccezione dei soli principi IAS 32 e IAS 39.
Per completare il processo di armonizzazione contabile, nel 2004 i Regolamenti n° 2236 e n° 2237 hanno omologato i principi contabili internazionali IAS 32 (Strumenti finanziari: esposizione in bilancio) e IAS 39 (Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione). L’adozione dello IAS 32 e dello IAS 39 ha diffuso una nuova metodologia di valutazione ed esposizione in bilancio delle operazioni realizzate mediante l’utilizzo di strumenti finanziari, talvolta molto diversa e più pegnativa rispetto a quella prevista dai principi contabili nazionali. In particolare, lo AS 32 si occupa della classificazione ed esposizione in bilancio degli strumenti finanziari nonché delle informazioni integrative sugli strumenti finanziari da inserire nelle note al bilancio. Lo IAS 39, invece, descrive le tecniche contabili da applicare per l’iscrizione, la valutazione e l’eliminazione dal bilancio degli strumenti finanziari.
Con il Regolamento (CE) n° 108/2006, che ha modificato il Regolamento (CE) n° 1725/2003, è stato adottato il principio IFRS 7 (Strumenti finanziari: informazioni integrative) il quale contiene disposizioni che integrano, e in parte sostituiscono, i criteri dello IAS 32 in materia di informativa integrativa sulle attività e passività finanziarie. L’IFRS 7 deve essere obbligatoriamente applicato ai bilanci relativi all’esercizio che ha inizio dal 1° gennaio 2007 e ai successivi.
Questo lavoro intende analizzare le novità introdotte dagli IAS-IFRS nella valutazione ed esposizione in bilancio degli strumenti finanziari, con particolare attenzione per l’informativa integrativa da inserire nelle note al bilancio secondo lo IAS 32 e l’IFRS 7. Verrà, quindi, effettuata un’analisi comparativa avente ad oggetto bilanci consolidati IAS-IFRS di gruppi societari italiani e stranieri, opportunamente selezionati, con l’obiettivo di valutare la loro conformità alle
disposizioni precedentemente esposte. In particolare, l’analisi verterà sul grado di conformità dei bilanci consolidati 2006 alle disposizioni dello IAS 32 e dei bilanci consolidati 2007 alle nuove disposizioni dell’IFRS 7.

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5 INTRODUZIONE L’evoluzione dell’informativa esterna d’impresa: il ruolo dell’Unione Europea nel processo di armonizzazione contabile e l’adozione di un nuovo modello teorico-contabile proposto dallo IASB (International Accounting Standard Board). Negli ultimi decenni, i processi di internazionalizzazione dell’economia e di globalizzazione dei mercati hanno contribuito a porre in primo piano la tematica della comparabilità dei bilanci, intesa sia sotto il profilo temporale che spaziale. La necessità di armonizzare i bilanci per migliorarne il grado di comparabilità è emersa in primis in seguito all’intensificazione dell’emissione di titoli azionari e obbligazionari sui mercati finanziari internazionali da parte di molte imprese in cerca di capitale da investire per ampliare le proprie attività e le proprie dimensioni. L’ampliamento della base azionaria, infatti, ha condotto, anche se con diversa intensità a seconda del Paese considerato, all’affermazione delle grandi società ad azionariato diffuso caratterizzate da una netta separazione interna tra proprietà e management. Tale frattura ha contribuito ad accrescere la richiesta di informazioni comparabili di natura economica, finanziaria e patrimoniale da presentare attraverso strumenti informativi ufficiali quali sono il bilancio d’esercizio e il bilancio consolidato. L’esigenza di miglioramento del livello di comparabilità dei bilanci è stata particolarmente avvertita in sede comunitaria dove, sin dal 1995, la Comunicazione intitolata “Armonizzazione contabile: una nuova strategia nei confronti del processo di armonizzazione internazionale” individuava le possibili strade da percorrere al fine di armonizzare i principi contabili usati nei paesi europei con quelli applicati dalle nazioni sotto l’influenza degli Stati Uniti. In seguito all’introduzione della moneta unica il 1° gennaio 2002 , il processo di armonizzazione contabile è stato intensificato: le Direttive n° 65/2001 e n° 51/2003 del Parlamento Europeo e del Consiglio hanno avuto come obiettivo la modifica delle precedenti disposizioni in tema d’informativa esterna d’impresa. In particolare, la Direttiva n° 51/2003 ha modificato le Direttive n° 660/1978, n° 349/1993 e n° 674/1991 così da consentire l’adozione da parte dei singoli Stati membri dei principi contabili internazionali IAS-IFRS. Per rendere tempestivamente esecutive le due direttive, la Comunità Europea ha emanato i Regolamenti n° 1606/2002 e n° 1725/2003. Il primo regolamento citato ha reso obbligatoria la redazione del bilancio consolidato secondo i principi contabili internazionali per i gruppi societari europei quotati. La Direttiva n° 1725/2003 ha recepito i principi contabili internazionali IAS-IFRS emanati dall’International Accounting Standard Board (IASB) alla data del 14 settembre 2002 ed ha reso tali principi direttamente applicabili dall’esercizio 2005, ad eccezione dei soli principi IAS 32 e IAS 39.

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