Cineturismo: nuove prospettive nel destination management
“Cineturismo”: un modo originale ed affascinante di viaggiare alla scoperta di quei luoghi che sono stati immortalati dai più celebri registi nazionali ed internazionali, per ammirare con i propri occhi ciò che ha emozionato sul grande schermo, trasformandosi, così, in un attento cine – viaggiatore, in modo da ripercorrere le trame ed i personaggi che hanno reso celebre quel luogo.
Chi va al cinema o osserva un film comodamente seduto davanti la televisione, ieri come oggi, non vuole solo vivere storie, emozioni, passioni, ma vuole vivere il “movimento del mondo”. Lo spettatore cinematografico è cioè un “cinenauta” che viaggia in modo vicario verso luoghi e mondi sconosciuti, mitici e mitizzati, come le grandi metropoli o esotici e inaccessibili. Viaggi “virtuali e simulacrali”, vissuti surrettiziamente per tramite dell’identificazione in personaggi di finzione, ma sempre e comunque prepotenti pungoli alla propria fantasia ed alla sublimata soddisfazione del proprio immaginario inespresso. I fenomeni che un film può generare sono innumerevoli e tutte le location cinematografiche (ma anche televisive) possono trasformarsi in mete di viaggio, d’altronde “un film è sempre un viaggio che conduce in un universo di luoghi, di avvenimenti e di emozioni” ed è proprio su questo principio che nasce il Cineturismo, scoperto intorno alla metà degli anni novanta nei paesi anglosassoni e giunto in Italia sulla scia di alcuni grandi successi in cui il collegamento con il territorio è un fatto assodato e costante: come nel caso de “Il Ciclone” di Leonardo Pieraccioni, girato in Toscana, de “Il Postino”, di Massimo Troisi girato a Procida, de “Il Commissario Montalbano” che ha fortemente sviluppato la propensione turistica di Porto Empedocle, senza dimenticare poi gli esempi meno recenti di “Vacanze romane” o di “Ferie d’agosto” e di alcune commedie all’italiana, come gli episodi di “Vacanze di Natale”, registrati in diverse parti d’Italia e del mondo, divenuti oramai una sorta di “cult”.
Nel presente lavoro di tesi verrà dato ampio spazio a tali esempi, sottolineando, soprattutto, la valenza di un turismo di nicchia che, di fatto, sta interessando un numero sempre maggiore di operatori turistici pronti ad offrire pacchetti strutturati sia sulle mete nazionali che internazionali. Ciò dimostra come il Cineturismo non sia più un fenomeno casuale, ma gestito ed in grado di generare profitto. “Il Cineturismo è oggi una forma di turismo dall’alto profilo culturale, per appassionati ed amanti del cinema ma non solo, che abbina alla visita dei luoghi anche quella nei musei e la visione di alcuni spezzoni dei film ivi realizzati”. Tale concetto è stato perfettamente percepito dagli organizzatori dell’”Ischia Film Festival”, una manifestazione che da pochi anni premia le produzioni cine – televisive che hanno maggiormente valorizzato al meglio le location prescelte. Nell’edizione del 2004, in concomitanza con il festival, è stata istituita la “Borsa Internazionale del Cineturismo“ (BICT), che agevola l’incontro tra Regioni, Produttori, Tour Operator e Film Commission, condensando in un unico evento un’occasione di promozione del territorio, di business, di scoperta di nuovi itinerari turistico – cinematografici e, soprattutto, di nuovi luoghi da trasformare in set.
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Informazioni tesi
Autore: | Ernesto Pastore |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2006-07 |
Università: | Università degli Studi della Calabria |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia del Turismo |
Relatore: | Sonia Ferrari |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 164 |
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