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Basilea 2: innovazioni ed opportunità per le piccole e medie imprese

Il Nuovo Accordo di Basilea, basato sull'adozione di metodologie oggettive come il rating, è destinato a modificare in modo significativo l'approccio delle banche alla gestione del rischio creditizio. Le imprese da finanziare saranno valutate sui risultati, sulle politiche aziendali perseguite e sui progetti da realizzare.
Le piccole e medie imprese sembrano essere le più colpite dall'Accordo.
Lo scopo del mio lavoro è quello di dimostrare che Basilea 2 non costituisce esclusivamente una minaccia per le imprese ma che, al contrario, può essere un’opportunità da cogliere quanto prima per migliorare, crescere e instaurare un nuovo rapporto con le banche.

Il lavoro è suddiviso in 8 capitoli.
Nei primi due vengono descritti in primis il passaggio da Basilea 1 a Basilea 2, i passi compiuti dal Comitato durante l’iter di approvazione e le reazioni del mondo politico e finanziario del nostro Paese, poi i “tre pilastri” di Basilea 2 e le conseguenti novità sia per il settore bancario (come i coefficienti di ponderazione e il rischio operativo) che, di riflesso, per le imprese; infine il rating, la sua determinazione, le nuove categorie di prenditori stabilite da Basilea 2 ( Corporate, SME Corporate e Retail).
Il terzo capitolo descrive le caratteristiche del soggetto in esame, ovvero le piccole e medie imprese nella realtà italiana, per poi terminare con l’analisi di un caso particolare (quello riferito alle pmi artigiane) e con alcune indagini dagli esiti interessanti come quella condotta da Unioncamere.
Dal quarto capitolo si cominciano ad analizzare gli effetti per le imprese, quali il razionamento del credito, la prociclicità, la concorrenza tra le imprese e il rischio di uscita dal mercato di quelle marginali, le maggiori difficoltà per le start-up ad ottenere finanziamenti, ma anche la corretta allocazione del capitale di credito, il delinearsi di un nuovo rapporto tra banca e impresa, la richiesta di maggiore trasparenza di bilancio da parte degli istituti di credito, l’abbandono del multiaffidamento bancario.
Il quinto capitolo tratta dell’importanza delle garanzie date dai Confidi, che presto potranno essere non più soltanto utili ma, in certi casi, addirittura determinanti per l’ottenimento dei finanziamenti.
Alle pmi viene richiesto di modificare la propria cultura finanziaria, ecco perché la finanza avrà un nuovo e fondamentale ruolo al pari delle altre funzioni e nuove figure professionali diventeranno indispensabili; si discute poi della necessità di ricorrere a strumenti di finanza non tradizionale, nell’ottica di una graduale riconversione dei debiti da breve a medio lungo termine (capitolo 6).
Il successivo poi, commenta il ruolo dell’informazione con l’introduzione del Nuovo Accordo, l’importanza della trasparenza di bilancio affinché i suoi valori possano costituire una base attendibile per la determinazione del rating quindi il disinquinamento di bilancio e i riflessi della riforma del diritto societario, ma anche fiscale e fallimentare; infine si descrive la comunicazione economico-finanziaria come un’ottima opportunità per l’impresa di migliorare la propria valutazione, e riporta approfonditamente le informazioni che le imprese devono fornire per la determinazione del rating, con particolare rilievo a quelle qualitative.
A questo punto troviamo l’ottavo capitolo dedicato al questionario, realizzato con lo scopo principale di monitorare il livello di conoscenza sul tema “Basilea 2” da parte di un campione di piccole e medie imprese lombarde. Le considerazioni personali sono basate su un confronto tra le risposte ottenute e le informazioni raccolte per la stesura dei precedenti capitoli.
Il lavoro termina con le conclusioni e con un’appendice in cui ho voluto riportare alcuni approfondimenti: un elenco delle informazioni che vengono richieste dalla banca per la determinazione dello score quantitativo e qualitativo e delle grandezze da cui è possibile determinare certi valori e, infine, il questionario che è stato inviato alle pmi del campione per effettuare l’indagine.

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Introduzione Scopo Il Nuovo Accordo di Basilea, basato sull'adozione di metodologie oggettive come il rating, è destinato a modificare in modo significativo l'approccio delle banche alla gestione del rischio creditizio. Le imprese da finanziare saranno valutate sui risultati, sulle politiche aziendali perseguite e sui progetti da realizzare. Le piccole e medie imprese sembrano essere le più colpite dall'Accordo. Lo scopo del mio lavoro è quello di dimostrare che Basilea 2 non costituisce esclusivamente una minaccia per le imprese ma che, al contrario, può essere un’opportunità da cogliere quanto prima per migliorare, crescere e instaurare un nuovo rapporto con le banche. 8

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