Analisi del settore dei dispositivi ricondizionati nella prospettiva della circular economy. Il caso TrenDevice

1 INTRODUZIONE L’economia mondiale nel corso degli anni ha subito e continua a subire più o meno forti cambiamenti. Se fino a qualche anno fa il modello di economia, sul quale si basava l’organizzazione dei vari settori industriali, era di tipo lineare, oggi l’intero sistema mondiale, per rispondere alle problematiche ambientali causate dal sistema prima citato, sta convergendo a un modello di economia circolare. Nel primo capitolo viene esposto il modello delle cinque forze di Porter, quest’ultimo basato su un modello di economia lineare, è da sempre riconosciuto come lo strumento fondamentale per l’analisi di settore e della redditività dello stesso. Nell’elaborare il primo capitolo, si è partiti dal considerare l’evoluzione che l’economia e la società hanno subito negli ultimi anni per poi ampliare il modello di Porter con altri tre fattori: digitalizzazione, globalizzazione e deregolamentazione. Certamente non si poteva tralasciare l’evoluzione parallela e conseguente a quella precedentemente trattata che l’economia mondiale ha subito. Più specificatamente si tratterà nel secondo paragrafo del primo capitolo dell’evoluzione e della conversione alla Circular economy. Tale modello di economia sta aprendo le porte a nuovi mercati e proprio su uno di questi che si concentra l’approfondimento del secondo capitolo. Infatti, si procederà con l’analisi del settore dei dispositivi ricondizionati, un prodotto nuovo che punta a ridurre la fuoriuscita di scarti dal mercato ridando vita a dispositivi usati. Nel terzo e ultimo capitolo viene approfondito il case study di TrenDevice, azienda tutta italiana operante nel settore dei dispositivi ricondizionati, che dal 2013 investe nell’economia circolare. Registrando una serie di successi e una rapida e significativa crescita è oggi l’azienda numero uno in Italia nel settore.