E-Learning e web 2.0 nella formazione in sanità: l'esperienza del network Salus.net

3 Introduzione Mi occupo di e-learning, sia pure da profana, dal 2005. Da allora, prima di decidere di iscrivermi a questo Master per provare a dare una sostanza concreta alla mia attività, ho avuto un punto di riferimento primario nel Network Salus.Net, la prima Net Community italiana in ambito sanitario, alla quale l’Ente presso il quale lavoro aderisce. In seno a questa comunità ho avuto modo di confrontarmi con colleghi di varie realtà sul territorio nazionale, e di approfondire le tematiche tecnologiche, contenutistiche e relative alla qualità nell’ambito dell’e-learning utilizzato per la formazione sanitaria. Una volta iscritta a questo Master, ho potuto approcciare un mondo completamente nuovo, nel quale le opportunità offerte dalla formazione a distanza mi si sono moltiplicate di fronte in una sorta di caleidoscopio. E non ho potuto fare a meno di chiedermi per quale ragione, pur essendo in qualche modo esperti di e-learning, non si riesca spesso ad utilizzare tutte queste opportunità. Questo lavoro rappresenta le mie molte domande, alle quali ho provato a dare non risposte ma senso. Avrei voluto realizzarlo con una serie di interviste ai colleghi del Network, per confrontarmi in modo sistematico con loro su queste riflessioni, ma ragioni di tempo me lo hanno impedito. Le loro esperienze e le riflessioni che mi hanno indotto nel percorso di vita del Network sono però inevitabilmente confluite in questo lavoro. Un ringraziamento sincero va al Dr. Mario Po’, Direttore Amministrativo dell’Azienda Ulss n. 8 di Asolo, per il suo ruolo fondamentale di anima del Network Salus.net e per il suo impegno nel perseguire l’innovazione in questo ambito, oltre che per aver voluto condividere con me le sue riflessioni, che ho volentieri riportato. Ringrazio poi di cuore Chiara Mellini e il Prof. Giovanni Bonaiuti per il sostegno e la comprensione. Dedico questo breve lavoro a Romano, che aveva fiducia in me, e a Giampaolo e Giovanni, che forse ancora ce l’hanno.