Donne che lottano: dalle Suffragette alle Pussy Riot e Femen
Il primo capitolo è dedicato al tema dei movimenti sociali; dopo una iniziale definizione di questi ultimi, si passa alla presentazione degli aspetti principali, delle prospettive teoriche e della produzione simbolica, con riferimento soprattutto al concetto di frame e di identità. Successivamente, si passano in rassegna i temi degli individui, della dimensione organizzativa e dell'importanza delle reti sociali all'interno dei movimenti.
Si cercherà poi di spiegare l'uso e la diffusione della protesta nei movimenti sociali con un'attenzione particolare alle diverse logiche utilizzate dai movimenti.
Infine, ci si occupa delle influenze dei movimenti sui sistemi politici, accennando quelli che sono i loro alleati e oppositori, e dei principali tipi di movimenti sociali.
Il secondo capitolo si concentra, invece, sulla ricostruzione storica dei movimenti femministi spiegati attraverso l'utilizzo dell'ampia letteratura in materia. Si ripercorrerà un percorso diviso in quattro “ondate”, ognuna delle quali si caratterizza per un nocciolo di rivendicazioni precise, adatte al periodo storico.
Partendo dalla prima ondata femminista, sviluppatasi tra la fine del Settecento e l'inizio del Novecento, in cui emergeranno gli importanti contributi della francese de Gouges e delle inglesi Mary Wallstonecraft, Taylor e Fawcett, si giungerà ai primi movimenti emancipazionisti, per passare poi ad analizzare il fenomeno delle Suffragette, citando le principali attiviste, le modalità di protesta e i loro sforzi per conquistare il diritto di voto.
Si passerà poi alla seconda ondata e ai famosi anni '70 che portarono la nascita di nuovi movimenti femministi e relative organizzazioni (l'americano NOW e gli italiani DEMAU e M.L.D) che spostarono l'attenzione sulle differenze tra donne e uomini e sulla diversità del pensiero femminile rispetto al maschile. Si discute, per tale motivo, di temi assolutamente nuovi incentrati sulla libertà sessuale: il corpo, il desiderio e le scelte (o non scelte) di maternità, ma anche il rifiuto di etichette degradanti.
Si giungerà così alla terza ondata che prende avvio negli anni Novanta del secolo scorso, durante la quale verranno trattate tematiche molto varie. Si accendono i riflettori sulle violenze sessuali e domestiche, sul divario salariale e sulla mercificazione del corpo femminile. Molto attivo in questa fase sarà il “Movimento per la Giustizia Globale”.
Nell'ultimo capitolo del mio progetto, analizzerò la quarta “ondata” di movimenti femministi, iniziando a porre l'accento al panorama italiano, con i movimenti “Se Non Ora Quando” (SNOQ) e “Non una di Meno”.
Particolare attenzione, poi, sarà posta a Femen e Pussy Riot, due dei movimenti femministi più discussi degli ultimi dieci anni.
Il primo, di origine Ucraina, è principalmente noto all'opinione pubblica internazionale per la decisone di usare, quale strategia di protesta slogan scritti sul seno nudo delle attiviste, in quanto da loro considerato strumento per rovesciare l'immagine del corpo della donna (violentato e usato dalla società maschilista ucraina) e strumento di affermazione politico e sociale.
Le Pussy Riot, invece, sono delle attiviste e musiciste russe che nell'ultimo decennio sono riuscite attraverso le loro performances art, documentate e fatte rimbalzare nel web, a protestare contro un sistema che sentono sempre più autoritario.
Entrambi i movimenti pongono come obiettivo primario la ridefinizione dei confini del discorso sul ruolo femminile nella società contemporanea. Invitano quindi le donne a farsi valere, a combattere per i propri diritti e a conquistare la propria dignità, assumendo un ruolo sociale attivo, cessando di essere donne-oggetto.
L'” Antisoggetto”, a cui si oppongono, è la democrazia miope che non rispetta i diritti delle donne e delle minoranze. Lo scopo delle loro proteste non è solo quello di attirare l'attenzione, ma di provocare dei cambiamenti profondi che riguardano l'intera società, cercando di destabilizzare le relazioni intersoggettive del potere e il cambiamento della strategie comportamentali.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Chiara Zappalà |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2017-18 |
Università: | Università degli Studi di Catania |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze politiche e delle relazioni internazionali |
Relatore: | Gianni Piazza |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 89 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi