Progettare un libro visivo: Il treno di Georges Simenon

8 9 Produzione: i romans dur INTRODUZIONE ALL’AUTORE I romanzi di Simenon si dividono principalmente nella serie di romanzi gialli su Maigret, in romanzi commerciali, e nei così da lui definiti “romans dur”. Questi romanzi raccontano di personaggi che si ritrovano in situazioni complesse, principalmente crimini, violenze, relazioni extra coniugali. Spesso nella trama è protagonista l’ossessione di un uomo nei confronti di qualcosa, che nasce dopo aver abbandonato parte della sua vita precedente, lasciando il lavoro o la propria famiglia. Molto spesso i suoi romanzi sono raccontati dal punto di vista del personaggio, quindi chi legge prende parte alla storia attraverso lo sguardo tormentato del protagonista. Simenon raffigura la psicologia di persone piccole, comuni, guidate dagli istinti più bassi. Simenon diceva di voler scrivere come facevano i drammaturghi Sofocle e Euripide: pensava che un libro dovesse somigliare a una tragedia greca, perché doveva essere “consumato” nello stesso modo in cui si vede una tragedia, infatti «non puoi vedere una tragedia in più volte». Ciò che ci attira dei romanzi è secondo lui è il poter vedere attraverso il buco della serratura se altre persone hanno i tuoi stessi istinti nelle situazioni in cui si ritrovano. Simenon mostra una collezione di personaggi con l’attenzione di un voyeaur, lasciando da parte la morale, per questo nei personaggi non troviamo tracce di religione, politica perché per lui, «cinquanta anni fa le persone avevano risposte ora no». A sinistra: locandina per “Le Chat” (Il gatto), 1971, film di Pierre Granier-Deferre tratto dal romans dur di Simenon omonimo pubblicato nel 1967. A destra: copertina di “L’Homme qui regardait passer les trains” (L’uomo che guardava passare i treni), pubblicato nel 1938 e edito da Penguin Classics nel 2016. PRIMA PARTE