Love is in the Hair - Miti allo specchio
CAPELLI/ Ornamento prezioso, che ci caratterizza, ci distingue, ci segue nei movimenti, che conserva in sé una traccia dell’uomo: i capelli diventano protagonisti di questo progetto.
Capelli di vari individui, persone comuni, che insieme vanno a costruire la figura del mito allo specchio; questi sono inglobati in resina trasparente, come per volerli intrappolare, fissare, ma anche proteggere; testimoni indelebili di una vita, una traccia umana, un segno che stimola un pensiero, un interrogativo, un’emozione. Luminosi, morbidi, resistenti, facilmente modellabili, colorabili; queste affermazioni si riferiscono sempre al capello vivo, quando è ancora sulle nostre teste. Ma quando sono tagliati che sensazioni proviamo nel guardarli, nel toccarli? Giudichiamo i capelli allo stesso modo attraenti ed affascinanti come quando li abbiamo ancora ben conservati sopra le nostre teste?
Assolutamente no. Se separati dal corpo, quindi tagliati e fatti materiale a sé, destano orrore e ripugnanza; spesso sviluppiamo un’avversione verso di essi, che ci rende incapaci di guardarli da un altro punto di vista, decontestualizzarli dal corpo. È molto curioso come questi pensieri negativi svaniscono quando parliamo di uso dei capelli umani per realizzare, ad esempio, parrucche ed extension. Sicuramente una reazione dovuta al fatto che queste sono le applicazioni più conosciute per ovvie ragioni, quindi socialmente accettabili, nonostante che, in questo modo (portando parrucche o mettendoci le extension) abbiamo un contatto molto diretto con questi annessi cutanei. Al contrario, anche il solo pensare di collocarli al di fuori del contesto corpo-ornamento, è incredibilmente non solo non accettato, ma giudicato incomprensibile, oltre che assurdo e di cattivo gusto.
SPECCHIO/ Costruire se stessi, acconciarsi, agghindarsi, truccarsi, davanti lo specchio; davanti a questo oggetto siamo come alla ricerca di quell’involucro perfetto, di quell’immagine che più si addice alla nostra personalità o, più probabile, quella che si addice di più ai canoni estetici del momento. Tutto per una migliore adattabilità sociale, perché oggi apparire equivale ad essere. Lo specchio è lo strumento che ha permesso all’uomo di potersi conoscere e riconoscere, che ha seguito passo passo, o sarebbe meglio dire, riflesso per riflesso, lo sviluppo della cura del proprio aspetto, della cosmesi; l’oggetto che ha reso possibile la costruzione di quell’ immagine esteriore di cui parlavo prima. Conoscenza o apparenza? Immagine esteriore o conoscenza di sé?
Lo specchio avrà la forma di un’ ellisse, forma che riprende, in modo standardizzato, l’ ovale del viso. Mantenendo questa stessa forma, l’individuo che si guarda nello specchio non sarà tentato di voler entrare nella fisionomia esatta del mito, ma sarà ben attento invece a scorgere la propria figura. Una forma standard, per non sporcare la propria immagine e per ricordarci che alla fine dei conti siamo tutti uguali.
Libero spazio quindi, alla propria maschera.
MITI/ Personaggi deificati, idolatrati, eroi del nostro tempo; ad ogni mito il suo specchio.
Ogni personaggio viene rappresentato dall’acconciatura. Acconciature che, come coloro che le portavano, sono diventate mitiche; modi di pettinarsi e di portare i capelli che sono entrati a far parte del nostro immaginario.
L'importanza che i capelli hanno per l'uomo; l'uso che ne facciamo ed il ruolo che occupano nella nostra vita; confrontare i capelli con altre fibre naturali; un altro presupposto che ha fatto si che mi appassionassi a questo progetto è stato il pensare e prendere coscienza della spropositata quantità di capelli che i parrucchieri nel mondo gettano nei bidoni dell'immondizia ogni giorno.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Melissa Marchi |
Tipo: | Diploma di Laurea |
Anno: | 2012-13 |
Università: | LABA (Libera accademia di belle arti) |
Facoltà: | Design e Arti |
Corso: | Disegno Industriale |
Relatore: | Angelo Minisci |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 191 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Attaccamento e costruzione dell'identità di genere femminile. La soluzione anoressica
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi