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Educazione informale ed alta tecnologia nel museo contemporaneo

Il presente lavoro nasce da una precedente ricerca relativa all’influenza della tecnologia nell’organizzazione delle esposizioni nei centri culturali e nei musei.
Tale ricerca si è conclusa con la conferma della necessità e dell’importanza di provvedere ad una maggiore diffusione delle informazioni, in modo che i visitatori possano realmente apprendere qualche nozione in più su arte, scienza o storia, a seguito di una visita ad un museo o ad un centro culturale. Per ottenere questo obbiettivo, evitando di cadere nella semplice commercializzazione del loro patrimonio culturale, i musei dovrebbero promuovere iniziative interattive, supportate dalle nuove tecnologie.
Sulla base di questa valutazione, successivamente si è approfondito l’aspetto della interattività nel campo della educazione per l’infanzia, e su come i musei e i centri culturali contribuiscano a migliorarla.
La ricerca è stata sviluppata in quattro sezioni principali: la prima è direttamente connessa al lavoro svolto precedentemente, in essa vengono analizzate le ragioni che portano i musei del ventunesimo secolo a cambiare la loro filosofia, per contribuire a una diffusione più profonda delle conoscenze sull’arte, sulla storia e sulla scienza; la seconda sezione, connessa alla importanza di fornire informazioni durante le esibizioni, analizza l’importanza della Educazione Informale, nel senso che i programmi per l’educazione organizzati dai musei possono contribuire alla educazione primaria per bambini, già offerta dalla scuola e da altre istituzioni di Educazione Formale; la terza sezione analizza tutti gli aspetti, positivi e negativi, che comporta l’utilizzo di tecnologie immersive ed interattive, come la Virtual Reality e l’ambientazione 3D; infine, nella quarta sezione si proverà a dare una personale valutazione sull’uso dell’alta tecnologia nelle esposizioni museali, sulla base dello studio della letteratura disponibile, e delle risultanze di una personale ricerca svolta sul campo presso alcuni musei a Copenhagen: il Thorvaldsen Museum, l’ Arken Museum, e lo Stadens Museum for Kunst.

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The present work starts from a previous survey de- veloped during the first semester about the influen- ce of technology in the organization of the exposi- tion of cultural centers and museums, that has been concluded with the evaluation of the importance of the information, in the way that visitors can learn something more about art or science, after the visit of the museum or the cultural center. To obtain this, avoiding to fall in the pure commercialization of their own heritage, museums should promote interactive initiative, supported by new technology. On the base of this evaluation subsequently I have broadened the aspect of the interactivity in the field of childhood education, and how museums and cul- tural centers can contribute in a better education of children and young people. This work is developed in four main sections: the first is directly connected to the previous work de- veloped during the first semester; it analyzes the reasons that bring twenty-first century museums to change their philosophy in order to contribute to a broadened diffusion of knowledge about art, history, science, etc.; the second, connected to the importan- ce of providing information during the exhibitions, analyzes the importance of Informal Education, in the sense that museums programs can contribute to primary education for children, already provided by school and institutions of Formal Education; the third section analyzes positive and negative facet that bring utilization of immersive and interactive technologies, as Virtual Reality, and 3D environments; I n t r o d u c t i o n I n t r o d u z i o n e Il presente lavoro nasce da una precedente ricerca svolta durante il primo semestre relativa all’influenza della tecnologia nell’organizzazione delle esposizioni nei centri culturali e nei musei,. Tale ricerca si è conclusa con la conferma della necessità e dell’importanza di provvedere ad una maggiore diffusione delle informazioni, in modo che i visitatori possano realmente apprendere qualche nozione in più su arte, scienza o storia, a seguito di una visita ad un museo o ad un centro culturale. Per ottenere questo obbiettivo, evitando di cadere nella semplice commercializzazione del loro patrimonio culturale, i musei dovrebbero promuovere iniziative interattive, supportate dalle nuove tecnologie. Sulla base di questa valutazione, successivamente si è approfondito l’aspetto della interattività nel campo della educazione per l’infanzia, e su come i musei e i centri culturali contribuiscano a migliorarla. La ricerca è stata sviluppata in quattro sezioni princi- pali: la prima è direttamente connessa al lavoro svol- to precedentemente, in essa vengono analizzate le ragioni che portano i musei del ventunesimo secolo a cambiare la loro filosofia, per contribuire a una dif- fusione più profonda delle conoscenze sull’arte, sulla storia e sulla scienza; la seconda sezione, connessa alla importanza di fornire informazioni durante le esibizioni, analizza l’importanza della Educazione In- formale, nel senso che i programmi per l’educazione organizzati dai musei possono contribuire alla edu- cazione primaria per bambini, già offerta dalla scuola e da altre istituzioni di Educazione Formale; la terza 1

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Informazioni tesi

  Autore: Valentina Musumeci
  Tipo: Diploma di Laurea
  Anno: 2008-09
  Università: Accademia di Belle Arti
  Facoltà: Design e Arti
  Corso: Scienze e Tecniche della comunicazione
  Relatore: Giorgio Antonio Potenza
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 70

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Parole chiave

ambientazione 3d
arte
centro culturale
educazione informale
informazione
interattività
museo
scienza
storia
tecnologie immersive
virtual reality

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