Design e Alzheimer. Raccolta e analisi di casi studio
Quanto scritto in queste pagine ci ha permesso di capire che quello che un designer può offrire a un malato di Alzheimer è semplicemente un supporto alle ridotte abilità residue del paziente.
Chi decide di progettare per un malato di Alzheimer deve seguire un principio: non curare, bensì “prendersi cura”. Curare infatti implica il concetto di guarigione, mentre, di fronte a questa malattia, l’atteggiamento deve essere di accettazione della persona, anche nella progressiva incompletezza, conseguenza dell’Alzheimer. Solo in questo modo si garantisce la qualità della vita del malato e diviene più accettabile la fatica dell’assistere. (Ferlisi, 2011).
Nonostante il morbo di Alzheimer sia attualmente incurabile e non ci sia modo di farlo regredire, è compito di noi progettisti far in modo che la loro vita seppur piena di complicazioni e limiti sia all’interno dell’ambiente più confortevole possibile e che essi possano trarre benefici dal nostro studio e dal nostro lavoro, infatti «[..] l’attività del design è quella che consente di passare dall’analisi della situazione contingente a immaginare una situazione migliorativa e agire per creare ciò che consente di arricchire e ottimizzare questa relazione» (Fagnoni, 2016, 202-203).
"Negli ultimi decenni la demenza è divenuta una patologia molto frequente a causa del progressivo invecchiamento della popolazione. Oggi nel nostro Paese vivono più di 900.000 soggetti affetti da demenza. Si tratta di una malattia particolare, che comporta un grande coinvolgimento emotivo nelle persone che vivono assieme al malato. Il progressivo e inevitabile disgregarsi della personalità del paziente causa infatti una grande sofferenza all’interno del nucleo familiare. Vi può essere un vero e proprio “rifiuto” della malattia. La separazione dal proprio caro è spesso lenta e dolorosa; talvolta la demenza mina la stessa dignità del paziente e mette a dura prova le capacità psico-fisiche del caregiver (colui che si occupa del malato)" (Zuliani, 2012).
Questa tesi, attraverso la ricerca e l’analisi di casi studio, vuole fornire diverse letture ex post degli stessi per comprendere il ruolo della progettazione per malati di Alzheimer e individuare il posizionamento del progettista nel contesto.
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Informazioni tesi
Autore: | Stefania Lorenzini |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2017-18 |
Università: | Politecnico di Torino |
Facoltà: | Design e Arti |
Corso: | Design e Comunicazione Visiva |
Relatore: | Cristian Campagnaro |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 84 |
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