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Conservazione, musealizzazione e fruizione della collezione glittica del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari

Scopo di questo lavoro è analizzare le problematiche legate all'esposizione delle collezioni glittiche, con particolare riguardo alla situazione del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, custode di una straordinaria collezione formata per la maggior parte da scarabei fenicio-punici (VII-III sec. a. C.) e da gemme romane di epoca imperiale (I-II sec. d. C.). La musealizzazione di questa particolare categoria artigianale presenta delle difficoltà notevoli e questa tesi si propone di dare qualche indicazione generale, facendo il punto sui criteri espositivi di ieri e di oggi al Museo di Cagliari e sui principi generali della valorizzazione, musealizzazione e fruizione delle collezioni glittiche. Infine si avanzano delle proposte relative proprio alla musealizzazione e fruizione della collezione cagliaritana, sia virtuale che reale, attraverso l'analisi di una serie di tipologie e linguaggi di esposizione.

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Introduzione Scopo di questo lavoro è analizzare le problematiche dell'esposizione delle collezioni glittiche, con particolare riguardo alla situazione del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, custode di una straordinaria collezione formata per la maggior parte da scarabei fenicio-punici (VII-III sec. a. C.) e da gemme romane di epoca imperiale (I-II sec. d. C.) E' evidente che la musealizzazione dei piccoli reperti presenta notevoli difficoltà per le caratteristiche intrinseche a tali oggetti: le piccole dimensioni non facilitano la comprensione, da parte del fruitore e ciò vale soprattutto per la categoria artigianale delle pietre incise con decorazioni talmente minute che non è possibile apprezzarle senza il ricorso ad ausili tecnici ed artifizi quali le lenti d'ingrandimento o le riproduzioni fotografiche in scala superiore. Il museo di Cagliari rappresenta soltanto uno dei numerosi esempi della difficoltà espositiva che si incontra nell’allestire l’esposizione di oggetti di piccole dimensioni. Le gemme incise romane e gli scarabei di tradizione orientale, sia per la natura del materiale litico, che talvolta può essere di colore molto scuro, sia per i dettagli decorativi, richiederebbero accorgimenti espositivi più appropriati di quelli attuali, col ricorso a criteri museali capaci di soddisfare in modo puntuale le esigenze di una corretta fruizione del bene da parte del pubblico

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