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Pionieri contro l'occupazione: dalle Donne in Nero agli Anarchici contro il Muro

Questo è un lavoro di ricerca su una parte della società civile israeliana, quella che si oppone all'occupazione dei Territori Palestinesi da parte di Israele. In particolare si tratta di un'analisi di due movimenti pacifisti israeliani, relativamente ai loro metodi di azione dimostrativa: le Donne in Nero (DIN) e gli Anarchici contro il Muro (AATW). Attraverso uno studio diretto e approfondito di entrambi i movimenti, con questo elaborato l'autrice mira a dimostrare l'assoluta originalità nella scena pacifista israeliana e il fortissimo impatto sociale e culturale delle pratiche delle DIN e degli AATW, seppur in due momenti storici totalmente differenti. Lo scettro di pioniere contro l'occupazione è infatti passato in questi ultimi anni dalle mani delle DIN a quelle degli AATW i quali, più giovani sia in termini d'età che di composizione del movimento, stanno riscuotendo molti successi e vittorie nel percorso di liberazione dei Territori, quei successi che le DIN, movimento ormai in declino, non possono più sperare di ottenere, se non rivoluzionando e aggiornando drasticamente i loro metodi.

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Capitolo 1 Contro il militarismo e la violenza: breve storia dei movimenti pacifisti israeliani 1.1 – Il XX secolo e gli albori del pacifismo internazionale Dal punto di vista storico- politico, il „900 è stato sicuramente un secolo denso di avvenimenti importanti e cruciali che hanno toccato in maniere diverse la quasi totalità dei paesi del mondo, e di cui tutt‟oggi, a seconda della personale interpretazione, sentiamo i benefici o paghiamo le conseguenze. Ci si riferisce ad esempio, in ambito occidentale, all‟ottenimento di diritti politici e sociali, specialmente per quanto riguarda le donne, o allo smantellamento di regimi dittatoriali di stampo fascista o comunista; per quanto riguarda i paesi del Sud del mondo, salta invece subito alla memoria il sofferto e agognato processo di decolonizzazione che ha permesso a tanti popoli di esercitare il proprio diritto all‟autodeterminazione e alla sovranità statale. Ma più di tutto il resto, le vicende che maggiormente vengono ricollegate al XX secolo sono le numerose guerre, forse le più catastrofiche e violente vissute dall‟umanità nel corso della sua storia. Meno si sa del sentimento antimilitarista presente già nella società civile ancora prima dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, principalmente nella sfera socialista e in quella che oggi definiremmo femminista 1 . Anche capi di governo come Woodrow Wilson avevano avvertito la necessità di relazioni pacifiche tra Stati già al termine del primo conflitto mondiale, dando impulso alla creazione della Società delle Nazioni il cui scopo sarebbe dovuto essere proprio quello di prevenire i conflitti. Com‟è ben noto, l‟impegno dell‟organizzazione non fu sufficiente per riuscire nel suo intento, tantoché venti anni dopo la sua creazione lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale fece 1 Si annoverano tra i primi gruppi pacifisti l‟Associazione della riconciliazione (1914), il Partito delle donne per la pace (1915), il Comitato internazionale delle donne per una pace permanente (1915), l‟Unione americana contro il militarismo (1915) e la Lega internazionale delle donne per la pace e la libertà (1915), la prima e più importante associazione pacifista di donne.

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Informazioni tesi

  Autore: Claudia Albanesi
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Bologna
  Facoltà: Conservazione dei Beni Culturali
  Corso: Cooperazione internazionale in Mediterraneo ed Eurasia
  Relatore: Giovanni Domenico Benenati
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 120

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Parole chiave

israele
palestina
femminismo
anarchismo
anarchia
occupazione
pacifismo
nonviolenza
donne in nero
anarchici contro il muro
azione diretta

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