La Forza: caratteristiche e sviluppo

1 INTRODUZIONE Nell’ambiente sportivo si definiscono “capacità motorie” quell’insieme di proprietà sportive e fisiche che appartengono geneticamente ad ogni soggetto e che gli consentono di apprendere ed eseguire diverse attività motorie. La distinzione più utilizzata (Gundlach, 1968) distingue queste proprietà motorie in capacità: - Condizionali, ovvero quelle determinate dai requisiti neuromuscolari e organici dell’individuo e dalle sue abilità riguardanti la produzione di energia; - Coordinative, ovvero quelle determinate dagli sviluppi di controllo e regolazione del movimento; - Altre, ovvero quelle che possiedono caratteristiche sia condizionali sia coordinative. La Forza, definita come “la capacità di vincere o di opporsi ad una resistenza esterna, mediante contrazione muscolare” (Zaciorskij, 1972), insieme alla velocità e alla resistenza, è una fondamentale costituente delle capacità condizionali. 1. FISIOLOGIA DEL MUSCOLO Il tessuto muscolare ha una grande caratteristica: la contrattilità, è capace di contrarsi, ovvero accorciare la sua lunghezza. I muscoli scheletrici volontari permettono i movimenti e il loro studio ci permette di capirne il funzionamento, come essi aumentino forza e massa e perché un individuo abbia più attitudini a compiere un lavoro esplosivo piuttosto che uno di durata, o viceversa. La forza di un muscolo dipende principalmente da tre fattori: la superficie della sua sezione trasversale, la sua capacità di attivazione e la qualità delle fibre muscolari. Il muscolo scheletrico è composto da fasci di fibre con una lunghezza spesso pari a quella del muscolo, sono formati dalla fusione di molte cellule. Ogni fibra muscolare è costituita da una membrana cellulare, sarcolemma, che racchiude il citoplasma, detto in questo caso sarcoplasma, sostanza che contiene le miofibrille, composte a loro volta da sarcomeri (singole unità deputate alla contrazione muscolare).