L'immigrazione eritrea a Genova. Aspetti sociali e culturali

4 INTRODUZIONE L’Eritrea, che costituiva la regione più settentrionale dell’Etiopia, è divenuta indipendente da questa il 24 maggio 1993 dopo un referendum che ha espresso una schiacciante maggioranza a favore della completa separazione dall’ex impero etiopico. Tale referendum è stato il culmine di un processo di liberazione iniziato sotto forma di conflitto armato già nel 1961 e che giunse all’occupazione, da parte del Fronte Popolare di Liberazione dell’Eritrea di Asmara, la capitale. Su circa 1.150.000 votanti oltre 200.000 risiedevano fuori dall’Eritrea, principalmente tra Sudan, Etiopia e Stati Uniti, ma anche in Italia e nel Nordeuropa; per i residenti all’estero i seggi vennero sistemati presso le sedi delle rappresentanze eritree e in Italia si votò a Milano per il nord e a Roma per il centro- sud. Vi fu un’affluenza ai seggi del 98,2% e in un clima di festa e con diffuse manifestazioni celebrative si dichiararono a favore dell’indipendenza il 99,8% degli elettori. 1 Il governo di transizione venne affidato al F.P.L.E. il cui leader, Isaias Afeworki, è stato eletto presidente della nuova nazione ed ha istituto un Consiglio di Stato di 24 membri in egual numero cristiani e musulmani. L’indipendenza fu riconosciuta dall’Etiopia e da altri Paesi e l’Eritrea è entrata a far parte dell’ONU e dell’OUA. 1 Cfr. AA.VV., Eritrea, nasce una nazione - dossier in “Cooperazione”, luglio 1993, p. 3.