Skip to content

Appetito cannibale: enigmi del gusto e ritualità impazzita

Oggi il più famoso è Hannibal Lecter, ma lo psichiatra antropofago, nato dalla penna di Thomas Harris, è solo l'ultimo di una schiera di cannibali che, dalla strega di “Hansel e Gretel”, una favola scritta dai fratelli Grimm ispirata ad un episodio realmente avvenuto in Germania nel Quattrocento, a Jeffrey Dahmer, il “cannibale di Milwakee”, non smettono di esercitare su molti un fascino esoterico. I latini sentenziavano “Canis caniman non est” (cane non mangia cane), ma perchè? Perchè in ogni cultura cibarsi di carne umana, fosse anche per procurarsi un sostentamento altrimenti introvabile, è ritenuto ripugnante? Probabilmente il tabù del cannibalismo affonda le sue radici in una sorta di comando genetico, così come nacque quello dell'incesto per evitare la stagnazione del patrimonio cromosomico. Infatti, è stato riscontrato un aumento della mortalità per infezioni in quelle comunità dove veniva praticato il cannibalismo, seppur raramente, per fini religiosi; il caso più clamoroso è certamente quello del Kuru, una malattia ad esito mortale che decimava i membri delle tribù in Nuova Guinea i quali usavano onorare i defunti mangiando le loro ceneri e i loro cervelli, ma di questo se ne parlerà più avanti.
Ad ogni modo il cannibalismo, per quanto ritenuto da sempre un fenomeno frutto di un’autentica aberrazione della mente umana e praticato perciò nell’ambito di società definite primitive, risulta invece, universalmente diffuso sia sotto il profilo geografico che storico.
Il pregiudizio etnocentrico di matrice europea in materia di antropofagia ha permesso che tale abitudine alimentare laddove venne osservata dai primi esploratori e viaggiatori, a partire dalla scoperta del Nuovo Mondo, fosse troppo spesso documentata senza indagarne le cause e i significati più profondi, favorendo così il genocidio di milioni di nativi in ogni parte del pianeta. Si pensava di giustificare in questo modo una conquista territoriale troppo spesso brutale, finalizzata al possesso di quelle ingenti quantità di oro e di altre ricchezze di cui tanto si favoleggiava in Occidente, che non soddisfece mai a sufficienza le aspettative degli europei.
Questo studio segue una parallela linea di sviluppo con lo scopo, da un lato, di chiarire i significati di un’usanza che da sempre ha suscitato orrore e riprovazione, concentrando l’attenzione su quello che possiamo definire come il mondo tradizionale, rappresentato dalle cosiddette civiltà indigene. Tra queste possiamo ricordare soprattutto i casi degni d’attenzione degli Aztechi (Messico), dei Tupinamba (Brasile) e molte altre ancora. Dall’altro lato, invece, è stata analizzata l’attualità della pratica, ridotta oggi a sporadici casi isolati e osservati nell’ambito della moderna criminalistica e della psichiatria, sinonimo di una realtà completamente sfuggita al controllo sociale e in balia di singoli individui dalla personalità deviata.
Ritualità controllata contro ritualità impazzita, dunque, per un fenomeno le cui cause più profonde, nonostante i molteplici tentativi di spiegazioni a riguardo, non consentono ancora oggi di giungere a un’unica risposta che chiarisca definitivamente il significato più pregnante dell’antropofagia.
I cannibali esistono ancora, ma non si tratta più di una questione etno-culturale, ma di un impulso volto a soddisfare delle fantasie perverse individuali. I cannibali contemporanei sono, infatti, delle persone affette da sindromi mentali patologiche o almeno da disturbi della personalità tali da trasformarli in veri e propri serial killer ossessivi - compulsivi.
Il fine di questo lavoro, quindi, sarà quello di fare una breve carrellata sui motivi che nel corso della storia hanno spinto l'uomo a cibarsi del proprio simile.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
Pagina 1 INTRODUZIONE Oggi il più famoso è Hannibal Lecter, ma lo psichiatra antropofago, nato dalla penna di Thomas Harris, è solo l'ultimo di una schiera di cannibali che, dalla strega di “Hansel e Gretel”, una favola scritta dai fratelli Grimm ispirata ad un episodio realmente avvenuto in Germania nel Quattrocento, a Jeffrey Dahmer, il “cannibale di Milwakee”, non smettono di esercitare su molti un fascino esoterico. I latini sentenziavano “Canis caniman non est” (cane non mangia cane), ma perchè? Perchè in ogni cultura cibarsi di carne umana, fosse anche per procurarsi un sostentamento altrimenti introvabile, è ritenuto ripugnante? Probabilmente il tabù del cannibalismo affonda le sue radici in una sorta di comando genetico, così come nacque quello dell'incesto per evitare la stagnazione del patrimonio cromosomico. Infatti, è stato riscontrato un aumento della mortalità per infezioni in quelle comunità dove veniva praticato il cannibalismo, seppur raramente, per fini religiosi; il caso più clamoroso è certamente quello del Kuru, una malattia ad esito mortale che decimava i membri delle tribù in Nuova Guinea i quali usavano onorare i defunti mangiando le loro ceneri e i loro cervelli, ma di questo se ne parlerà più avanti. Ad ogni modo il cannibalismo, per quanto ritenuto da sempre un fenomeno frutto di un’autentica aberrazione della mente umana e praticato perciò nell’ambito di società definite

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

albert fish
aztechi
cannibali
cannibalismo
disturbi
endocannibalismo
esocannibalismo
jeffrey dahmer
psicologia
rituali
sacrifici
serial killer
sessualità
usi e costumi

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi