Il problema ecologico in Čechov: tra Lešij e Zio Vanja
Zio Vanja a teatro e al cinema
Zio Vanja è probabilmente la commedia più famosa di Čechov a livello internazionale e a partire dalla sua prima rappresentazione al Teatro d’Arte di Mosca il 26 ottobre 1899, sono state messe in scena moltissime altre versioni, sia teatrali che cinematografiche. Il cast originale comprendeva K.S. Stanislavskij (Astrov), O.L. Knipper (Elena), M.P. Lilina (Sonja) e A.L. Višnevskij (Vanja). La prima versione italiana venne messa in scena al Teatro Niccolini di Firenze il 3 maggio 1922 con il titolo di Zio Giovanni. In Russia ci sono state diverse rappresentazioni sia durante la vita di Čechov, sia in epoca sovietica che post-sovietica. Due delle rappresentazioni sovietiche andarono in scena nel Teatro d’Arte di Mosca dell’URSS, nel 1947 e nel 1985. Il 2 settembre 2009 invece fu messo in scena al Teatro Evg. Vachtangov, diretto da R. Tuminasa, questa rappresentazione ha eliminato ogni orpello, niente casa di campagna, niente sedie, niente samovar, niente centrini di pizzo, c’è solo uno spazio vuoto e il modellino di un leone di Parigi, simbolo di San Pietroburgo. Nessuna distrazione, al centro ci sono speranze infrante e illusioni perdute. Un’altra rappresentazione teatrale degna di nota è Uno Zio Vanja di Vinicio Marconi, messa in scena nel 2018 al Teatro Ambra Jovinelli di Roma. L’ambientazione è un teatro di provincia in una città italiana colpita da un terremoto, al dramma viene data una lettura sociale, con argomentazioni sulla crisi economica e culturale e richiami ai disastri ambientali, ai rifiuti tossici e al cambiamento climatico.
Tra le rappresentazioni cinematografiche più famose vi sono Zio Vanja diretto da A. Končalovskij nel 1970 e Vanya sulla 42esima strada diretto da Louis Malle nel 1994. Nel 2021 invece è uscito il film Drive my car di Ryusuke Hamaguchi, che tratta di un regista teatrale intento a mettere in scena Zio Vanja.
Nonostante le numerosissime rappresentazioni, i registi hanno generalmente dato più spazio alla perdita degli ideali e all’imperfezione umana che all’aspetto ecologico, riservando ai discorsi ambientalisti di Astrov una posizione di secondo piano, come se fosse un contorno, una delle tante crisi. Stéphane Braunschweig invece, nella sua nuova rappresentazione del 2019 mette l’aspetto ecologico al centro del dramma, dando alla distruzione del pianeta un peso uguale, se non maggiore, del fallimento degli ideali e vedendo questi due aspetti come intrinsecamente legati.
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Il problema ecologico in Čechov: tra Lešij e Zio Vanja
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Informazioni tesi
Autore: | Eva Gatti |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2021-22 |
Università: | Università degli Studi di Milano |
Facoltà: | Lingue e Letterature Straniere |
Corso: | Lingue e letterature straniere |
Relatore: | Raffaella Vassena |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 55 |
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