Settimana breve di lavoro: da quanti giorni è composta una settimana lavorativa?

Lavorare troppo significa stancarsi, e la stanchezza sul lavoro è un rischio per la sicurezza. Uno dei principali argomenti a sostegno della richiesta di riduzione dell'orario di lavoro riguarda gli effetti negativi sulla salute, derivanti da orari di lavoro prolungati.
È dimostrato che all’insorgere della fatica, le probabilità di incidenti sul lavoro aumentano considerevolmente, mentre sul lungo termine orari di lavoro e conseguente affaticamento nel tempo possono tradursi in problemi di salute anche gravi.
In particolare, orari di lavoro troppo prolungati sono correlati a patologie cardiache, a stati depressivi, a livelli patologici di ansia e a disturbi del sonno. Non bastasse, si è osservato come un monte ore lavorativo eccessivo è legato a stili di vita poco salutari, che comprendono il tabagismo, il consumo di alcol e la tendenza all’aumento di peso.
Questi sono effetti che ovviamente vanno contestualizzati sia nell’arco della vita lavorativa sia della singola giornata.
Come approfondito nel paragrafo 1.1, la densità delle giornate odierne si sta via via intensificando, rendendo sempre più difficile la conciliazione tra i tempi di vita, in particolar modo degli occupati, i quali riportano il più alto rating di stress (vedi figura 1.7). Abbassare il numero di ore dedite al lavoro potrebbe favorire un migliore stato psico- fisico per affrontare gli impegni?
Se il 60% dei lavoratori rinuncerebbe in parte al proprio stipendio pur di lavorare meno non sia un indizio fin troppo chiaro è possibile prendere in mano la ricerca qui successivamente riportata.

Presso la Auckland University of Technology il Professor Jarrod Haar ha riportato come in uno studio su 183 dipendenti, nel passaggio ad una settimana breve di lavoro i livelli di stress siano passati dal 45% al 38% e quelli di bilanciamento tra vita e lavoro dal 54% al 78%.
Questo è un singolo caso di studio, il quale si conforma però al generale filo conduttore tra le imprese ed i settori pubblici in cui è evidente come un ulteriore giorno libero influisca positivamente sulla felicità dei dipendenti. Nella maggior parte dei luoghi di lavoro che hanno adottato questo approccio i dipendenti sono stati in gran prevalenza concordi al mantenimento dello stesso.
Questo risultato pratico tuttavia rimane in linea con alcune indagini sulla popolazione in cui esprimevano fortemente l’opinione per la quale una settimana ideale di lavoro sia formata da quattro giorni lavorativi.