«Fautes» di un buon predicatore: Voltaire tra teoria e pratica
Voltaire anticlericale e miscredente?
Disattendo le aspettative, Voltaire intessé vantaggiosi rapporti con abati, monaci e gesuiti. Fu un abate, l’abbé de Châteauneuf, ad introdurlo alla Societé du Temple nel lontano 1706. Sarà un abate, l’abbé Mignot, a mettere a rischio la propria carriera ecclesiastica (sarà infatti sollevato dal proprio incarico) al fine di garantire al più celebre uomo di Francia una degna sepoltura nel 1778.
Durante tutto quell’arco di tempo, più e più volte Voltaire utilizzò le giuste leve a propria disposizione in cerca ora di consigli, ora di protezione e intercessione. Conservò con l’abbé d’Olivet, suo precettore ai tempi del Louis-Le Grand, un’amicizia lunga più di mezzo secolo e, sebbene avesse confidato a D’Alembert che all’età di quattordici anni l’abate lo sculacciasse per divertimento, non mancava di dire che sarebbe rimasto per sempre il suo caro vecchio maestro e amico.
Lo stesso pronuncia il discorso di benvenuto in onore di Voltaire all’Accadémie Française nel 1746, onore concessogli al terzo tentativo e riuscito grazie ad una lettera di piena di lusinghe sull’ordine dei gesuiti destinata al padre de la Tour. Fu ancora un ecclesiastico a intercedere perché Voltaire si recasse da Federico in veste di diplomatico nei rapporti tra Francia e Prussia durante il soggiorno berlinese; né Voltaire fu così ingenuo da contrastare il potere del clero ginevrino ai tempi delle Délices e, ai tempi di Ferney, pose egli stesso la pietra miliare per la costruzione di una chiesa nel suo regno, dal cui pulpito declamava le proprie prediche, stupendo alle volte la pubblica opinione, che lo considerava il peggior nemico della religione, in quei giorni in cui riteneva opportuno fare la comunione e accogliendo stabilmente a Ferney il gesuita Antoine Adam, suo cappellano.
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«Fautes» di un buon predicatore: Voltaire tra teoria e pratica
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Informazioni tesi
Autore: | Graziana Disco |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2014-15 |
Università: | Università degli Studi di Lecce |
Facoltà: | Lingue straniere per la comunicazione internazionale |
Corso: | Lingue e letterature straniere |
Relatore: | Andrea D'Urso |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 40 |
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