Applicazioni di Interfacce aptiche e Realtà Aumentata in ambiti di manutenzione industriale, formazione, medicina e beni culturali
Visione Stereoscopica dell’essere umano
Per stereoscopia delle immagini si intende una visione tramite due punti di osservazione differenti (gli occhi). Ognuno dei due occhi percepisce gli oggetti in modo leggermente diverso; l'occhio destro vede gli oggetti vicini più "a sinistra" rispetto agli oggetti più lontani, viceversa per l'altro occhio. Per rendersi conto del fenomeno basta alzare un dito e guardarlo prima con un occhio e poi con altro. Le due immagini si "sovrappongono" nel cervello: quando mettiamo a fuoco il dito con entrambi gli occhi vediamo un dito solo, e lo percepiamo "più vicino"degli oggetti circostanti. Questo è il nostro sistema naturale per la visione stereoscopica, che contribuisce a farci percepire la distanza e la forma degli oggetti che ci circondano.
Per riprodurre l'effetto di profondità in immagini sintetiche, l'unica soluzione è riprodurre in qualche modo la naturale visione stereoscopica dell'essere umano. Per fare questo è necessario avere due versioni della stessa immagine, una per l'occhio destro ed un'altra, ripresa da un'angolazione leggermente differente, per l'occhio sinistro, le quali rappresentano due prospettive differenti dello stesso oggetto, con una piccola deviazioni simile alla distanza oculare media (circa 6,5 cm) che simula la prospettiva della visione binoculare, cioè la prospettiva che hanno gli occhi quando osservano un oggetto reale componendolo in una singola immagine percepita. Il cervello, come si è già accennato, basandosi su queste due immagini, fonde i due punti visivi ricreando un'unica vista.
Proprio perché sono composte da due immagini, le immagini stereoscopiche sintetiche raddoppiano i tempi di rendering (immagine per occhio destro e per occhio sinistro).
Questo brano è tratto dalla tesi:
Applicazioni di Interfacce aptiche e Realtà Aumentata in ambiti di manutenzione industriale, formazione, medicina e beni culturali
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Informazioni tesi
Autore: | Antonio Rosario Di Martino |
Tipo: | Tesi di Dottorato |
Dottorato in | Dottorato in Informatica |
Anno: | 2011 |
Docente/Relatore: | Abate Andrea Francesco |
Istituito da: | Università degli Studi di Salerno |
Dipartimento: | Dipartimento Informatica e Applicazioni |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 143 |
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