Rappresentazione dei mass media della violenza maschile contro le donne
Videogiochi contro la violenza
Eseguendo numerose ricerche la mia attenzione è stata attirata da un articolo in cui si parla di questo carinissimo concorso dal nome “Life.Love”, è praticamente un concorso che premia ogni anno il miglior videogioco contro la violenza sulle donne. L’ultimo premo è andato ad un gioco dal nome “The Guardian”: un gioco argentino che segue le storie di tre teenager (due ragazze e un ragazzo) alle prese con partner prevaricatori. Ai giocatori vengono poste varie domande in riferimento a eventuali atteggiamenti dei partner, come: “cosa fai se lui decidesse il modo in cui vestirti?”, facendo bene attenzione alle risposte che potrebbero mostrare le reali conseguenze di ciò che potrebbe succedere.
Al secondo posto è presente il gioco “Little Things”, mostra la storia di una ragazza che ha un fidanzato geloso. Tutto avviene attraverso una rappresentazione dei social network, poiché Facebook in questo caso è il mezzo principale utilizzato dal ragazzo , il quale accedendo con il contatto della partener inizierà ad aggredire attraverso la chat i suoi contatti.
Al terzo posto il gioco “Break Free”, in cui sono presenti dei mostri che inseguono la protagonista, denigrandola. Terminato ogni livello, vengono elencati quelli che sono comunemente definiti come primi segnali riconducibili ad un ipotetico partner violento: scatti di rabbia immotivati o esagerati, minacce, tendenza a scaricare sugli altri la responsabilità dei propri comportamenti, abuso di droghe o alcol, tentativi di controllare la vita della propria partner.
Il premio viene assegnato dall'associazione americana “Jennifer Ann’s Group” istituita dai genitori di una diciottenne del Texas uccisa nel 2006 dall'ex fidanzato. Ritengo che la presenza di tali videogames possa essere di grande aiuto per le ragazze, estremamente istruttivo nel riconoscere i primi “sintomi” di una violenza che potrebbe scatenarsi da un momento all’altro.
Un videogioco contro la violenza potrebbe essere perfino molto più educativo di una pubblicità, in quanto l’immedesimazione in un mondo che non è quello reale ma potrebbe diventarlo, aiuta a prevenire determinati atteggiamenti.
Notiamo appunto come sia possibile contrastare la violenza attraverso qualsiasi mezz, a partire dalle più semplici forme di comunicazione fino a quelle che riguardano la tecnologia più avanzata, in questo caso i videogames. Sarebbe opportuno riuscire a pubblicizzare di più questi tipi di videogiochi, dei quali ammetto che prima della lettura di alcuni articoli, non conoscevo neanche l’esistenza.
Non ho mai sentito o visto pubblicità che avessero a che fare con tutto ciò; piuttosto si preferisce pubblicizzare un videogames come GTA (ce ne potrebbero essere tantissimi altri di questo tipo) invece di pubblicizzare un prodotto educativo. Questo perché? E qui possiamo ricondurci sempre a una dimensione socio culturale, entro la quale la violenza sulle donne non fa tanto audience e quindi parlando in ottica di mercato, figuriamoci se potrebbero essere comprati videogames che aiutano a riconoscerla e prevenirla.
Anche se fondamentalmente i maggior acquirenti di videogames sono prevalentemente uomini, e quindi sempre analizzando i fatti sotto un’ottica culturale, nessun uomo comprerebbe mai videogames che aiuterebbero a prevenire la violenza, piuttosto vengono acquistati videogames che incitano alla violenza in ampio spettro come giochi di combattimento o di simulazione di guerre.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Rappresentazione dei mass media della violenza maschile contro le donne
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Flora Nazzaro D'Apice |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2014-15 |
Università: | Università degli Studi Roma Tre |
Facoltà: | Scienze Umanistiche |
Corso: | Management delle politiche e dei servizi sociali |
Relatore: | Claudio Alberto Tognonato |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 111 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi