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La sindrome del colon irritabile come disturbo di somatizzazione

Verso una spiegazione del problema: il tratto della somatizzazione

Come abbiamo visto nel precedente paragrafo l'IBS si presenta in quadri assai variegati a causa dei vari disturbi che possono presentarsi in comorbidità. Abbiamo notato anche l'associazione frequente che si trova tra i disturbi somatoformi e l'IBS (Tošić-Golubović) e in particolare è stato visto che il disturbo di somatizzazione è prevalente in pazienti con IBS (Miller A. , North, Clouse, Alpers, & Wetzel, 2001). Di sicuro non salterebbe molto all'occhio rispetto a tanti altri disturbi che sono in comorbidità con l'IBS, se non fosse per il fatto che i criteri diagnostici del disturbo di somatizzazione comprendono una serie di sintomi che molto si avvicina al quadro clinico dell'IBS. I sintomi dell'IBS e di altri frequenti disturbi che lo accompagnano sono stati attribuiti all'espressione dei disturbi psichici attraverso una via corporea (Whitehead et al., 2002). A causa della mancanza di segni obiettivi che contraddistinguono i disturbi facenti parte dello spettro della somatizzazione, Mayou (1993) propose di usare un termine più generale, che non presumesse implicitamente nessuna ipotesi eziologica: medicali unexplained symptoms, sintomi non spiegabili da una condizione medica, un termine che spesso è stato usato in alternativa al concetto di somatizzazione (Heinrich, 2004). Un altro termine analogo è quello utilizzato da Eriksen e Ursin (2002), subjective health complaints, disturbi soggettivi di salute, cioè senza una spiegazione organica conosciuta, con un range che varia da sensazioni fisiologiche normali esperite da molte persone, a sintomi più seri e debilitanti, fino ai disturbi somatoformi. I disturbi senza una causa medica nota sono come minimo un terzo di quelli che vengono riferiti al medico di base, ma anche ai medici specialisti, e potrebbero essere anche di più se i criteri diagnostici fossero più accurati nel definirli (Kroenke, 2003). Inoltre questi sintomi sono cronici o ricorrenti nel 20-25% dei casi. Tutti questi disturbi non risultano mai pienamente spiegati da un singolo fattore o meccanismo: è invece più corretto dire che più fattori operano variando in entità in pazienti diversi (Duddu, Isaac, & Chaturvedi, 2006). In genere si crede che quando il paziente lamenta molteplici sintomi sia già questo un segnale chiaro e forte di disturbo funzionale, quindi un indicatore abbastanza certo di assenza di qualunque problema organico (Henningsen, Zipfel, & Herzog, 2007). In questo e nei prossimi capitoli i termini disturbi funzionali somatici, medicali unexplained symptoms (MUS) e disturbi di somatizzazione saranno usati come sinonimi, conformemente alla maggioranza della letteratura esistente in argomento.
Stone e Clarke (2007) scrivono che il concetto essenziale nella somatizzazione è la tendenza a esperire, concettualizzare e comunicare il proprio stato mentale e la sofferenza psicologica come sintomi fisici. Gli aspetti chiave sono: c'ê qualcosa a livello emozionale che viene espresso nel corpo e questo coinvolge percezioni (esperienza), concettualizzazione (attribuzioni) e comunicazione (comportamento di malattia).
Anche l'IBS, in quanto disturbo funzionale mancante di obiettive spiegazioni organiche, fa parte dei disturbi medicali unexplained, ed in quanto tale i criteri diagnostici che lo definiscono sono sintomatici, così come lo sono quelli che definiscono il disturbo di somatizzazione. Inoltre i criteri diagnostici dell'IBS si sovrappongono a quelli del disturbo di somatizzazione, tra i cui criteri troviamo anche la presenza di sintomi gastrointestinali: i pazienti con disturbo di somatizzazione lamentano vari sintomi gastrointestinali e, dall'altro lato, i pazienti con IBS lamentano svariati disturbi in comorbidità. L'IBS ê inoltre associato con sintomi extraintestinali che fanno parte dei criteri diagnostici del disturbo di somatizzazione, come le disfunzioni sessuali, la dispareunia, dolore pelvico e altri sintomi. In più, sintomi ansiosi e depressivi sono stati descritti in associazione con entrambi i disturbi. Perciò le popolazioni identificate da questi criteri si sovrappongono considerevolmente (Miller et al., 2001). Ci sono molti medici che, a causa della mancanza di segni obiettivi associati all'IBS, non accetta questa malattia come condizione clinica, bensì come condizione esclusivamente psicologica dovuta a una esagerata reazione a normali sensazioni corporee (Rutter & Rutter, 2002).
Vediamo quindi come queste due entità cliniche potrebbero essere legate tra loro cominciando con i criteri diagnostici del disturbo di somatizzazione.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La sindrome del colon irritabile come disturbo di somatizzazione

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Informazioni tesi

  Autore: Chiara Pica
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Firenze
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Psicologia clinica e della salute
  Relatore: Stefano Lera
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 212

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