I social network

Uno dei maggiori contributi riguardo al rapporto tra le nuove tecnologie e le conseguenti nuove forme di governo ci è stato dato da P.Lévy.
Secondo l’autore, le nuove tecnologie telematiche, quali la rete telefonica globale, la televisione satellitare, la proliferazione dei canali televisivi e, più recentemente, il network mondiale di computer creato da Internet, stanno insieme creando un nuovo spazio pubblico.

Questi nuovi media, infatti, accessibili da ogni luogo e caratterizzati da un alto livello di interattività favoriscono il sorgere spontaneo di comunità virtuali deterritorializzate ed incentivano una sempre più estesa libertà d’espressione, e ribaltano il vecchio paradigma dei mezzi di comunicazione tradizionali, basati su una produzione e trasmissione delle informazioni “da uno a molti” , ad un nuovo e rivoluzionario paradigma comunicativo “da molti a molti”.
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Secondo l’autore, al giorno d’oggi sta prendendo forma una nuova sfera pubblica, la quale presenta tre caratteristiche essenziali: l’universalità, l’ inclusività e la trasparenza.
Il concetto di “universalità” scaturisce dal fatto che il nuovo spazio pubblico si configura come un sistema di sistema di comunicazione altamente accessibile a tutti.

L’“inclusività” ne evidenzia la capacità di offrire a tutti gli individui l’opportunità, da un lato, di esprimere liberamente la loro opinione e, dall’altro, di poter accedere altrettanto liberamente al maggior numero di informazioni possibili. Ciò costituisce il primo vero atto di democrazia. Per dirla come Pierre Levy , “dimmi e lo dimenticherò, mostrami e lo ricorderò, coinvolgimi e capirò”.

La terza caratteristica, quella della “trasparenza”, rimanda al concetto di fiducia del singolo cittadino nei confronti delle istituzioni, permettendo a ciascuno di essere continuamente informato sulle scelte governative in materia politica, economica e sociale. Da quest’ultimo concetto Levy trae spunto per dare vita ad uno nuovo concetto, quello del futuro e auspicabile “Stato Trasparente”.