I Corpora Linguistici per la Traduzione: Un'Analisi del T.E.C.
Vermeer e la Skopos Theory
Un’altra teoria importante di questo periodo è quella della cosiddetta “Skopos Theory”. Skopos è la parola greca che definisce il “fine” o lo “scopo” ed è stata introdotta nella teoria della traduzione dal tedesco Hans J. Vermeer come termine tecnico per lo scopo della traduzione e l’atto del tradurre. Il lavoro più importante sulla skopos theory è “Groundwork for a general theory of translation”, un libro che Vermeer ha pubblicato e scritto insieme a Katharina Reiss nel 1984. Secondo questa teoria, lo scopo determina i metodi e le strategie traduttive. Solo seguendo lo scopo che ci siamo prefissati, riusciamo ad ottenere una traduzione adeguata al testo fonte. Il traduttore è, ancora una volta, l’elemento chiave del processo di comunicazione interculturale e di produzione del testo bersaglio, chiamato in questo caso “translatum”. Un vantaggio importante di questa teoria è il fatto che permette allo stesso testo di essere tradotto più volte, e in più maniere diverse, in base allo scopo del traduttore e a ciò che viene commissionato al traduttore. Per esempio, se in un testamento troviamo un’ambiguità, dobbiamo riprodurla letteralmente, magari spiegandola con una nota o un commento. Se invece l’ambiguità si trova in un testo letterario, si può decidere di utilizzare un’ambiguità leggermente diversa, in modo che comunque l’idea del testo fonte venga resa perfettamente senza bisogno di note esplicative. Per far sì che l’atto traduttivo risulti appropriato, lo skopos deve essere espresso esplicitamente o implicitamente nella commissione. Per Vermeer, la commissione deve comprendere un obiettivo e le condizioni necessarie affinché l’obiettivo si realizzi. Quindi, se il testo bersaglio soddisfa lo skopos delineato dalla commissione, si può dire che sia un testo adeguato al testo fonte.
Alcune critiche sono state mosse a questa teoria. Per prima cosa, essa si spaccia per una teoria generale, mentre invece essa riguarda solo i testi non letterari. Inoltre, la skopos theory non prende sufficientemente in considerazione la natura linguistica del testo fonte e la riproduzione delle caratteristiche linguistiche nel testo bersaglio. Anche se il testo soddisfa pienamente lo skopos, può essere inadeguato dal punto di vista semantico e stilistico.
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I Corpora Linguistici per la Traduzione: Un'Analisi del T.E.C.
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Informazioni tesi
Autore: | Giacomo Bandera |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi di Milano |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Lingue e letterature moderne euroamericane |
Relatore: | Laura Pinnavaia |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 136 |
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