Progettazione di Sostituti Vascolari Ingegnerizzati
Vasi sanguigni ingegnerizzati (TEVGs)
Le protesi vascolari sono dispositivi medici che vengono impiantati permanentemente allo scopo di ripristinare le corrette condizioni di flusso di un tratto vascolare non più in grado di svolgere la sua funzione di trasporto del sangue.
Le principali cause che costringono alla sostituzione di tratti di vasi sanguigni sono la stenosi e l’aneurisma. Per stenosi si intende un restringimento del diametro dell’arteria a causa del quale il vaso non è più in grado di trasportare efficacemente il sangue verso i distretti periferici, con conseguente rischio di ischemia; l’aneurisma è un rigonfiamento di una porzione di arteria causato dal cedimento progressivo della parete del vaso, che ne induce la rottura provocando emorragia interna.
Il trattamento principalmente adottato per la rivascolarizzazione a lungo termine dei vasi occlusi è la chirurgia che utilizza innesti vascolari [14]; questi ultimi possono essere divisi in base alla loro dimensione in innesti di grosso/medio calibro e innesti di piccolo calibro. Le protesi di grosso calibro sono innesti vascolari di diametro interno superiore ai 6 mm, vengono utilizzate per la sostituzione dell’aorta e delle sue diramazioni: in questo caso i fenomeni trombotici non sono molto frequenti, date le considerevoli pressione e velocità del flusso ematico. Le protesi vascolari di piccolo calibro – diametro inferiore a 6 mm – risultano di più difficile realizzazione a causa delle ridotte dimensioni e presentano maggiori rischi trombogenici.
Per ridurre il fattore di rischio attualmente si ricorre, per quanto possibile, ad innesti di vasi sanguigni autologhi, che garantiscono immunocompatibilità, proprietà meccaniche paragonabili a quelle delle arterie native e uno strato preesistente di cellule endoteliali che permettono la corretta crescita del tessuto. Questa tipologia di innesti presenta tuttavia disponibilità limitata, soprattutto in pazienti che hanno già subito un espianto o che soffrono di patologie vascolari estese; inoltre l’intervento di raccolta di vasi autologhi risulta spesso invasivo. Per ovviare a queste problematiche, nell’ambito dell’ingegneria dei tessuti (Tissue Engineering, TE) vengono studiate e messe a punto tecniche per la produzione di vasi sanguigni ingegnerizzati (Tissue Engineering Vascular Grafts, TEVGs) di piccolo calibro che potrebbero essere utilizzati negli interventi di bypass (Figura 2.1). Essi presentano nella loro applicazione degli evidenti vantaggi, tra i quali ad esempio il permettere la rigenerazione, la crescita e il rimodellamento di una nuova parete vasale in vivo, senza la necessità di un intervento chirurgico di autoinnesto [7].
L’innesto ingegnerizzato, durante la fase di rimodellamento, da un lato sopperisce alla funzione di collegamento e trasporto svolta dal vaso sanguigno e dall’altro fornisce un modello per il corretto allineamento del tessuto in fase di crescita.
Come parte integrata della rete vascolare, un TEVG ottimale deve possedere una serie di caratteristiche, le principali sono [7]:
• biocompatibilità;
• superficie non trombogenica, a basso coefficiente di attrito;
• proprietà meccaniche che riproducano quelle del tessuto nativo;
• capacità di indurre attività biologica nell’organismo dopo l’impianto.
Mentre sono stati compiuti notevoli progressi nello sviluppo di vasi sanguigni ingegnerizzati e sono iniziati studi clinici, rimangono ancora delle criticità non irrilevanti per quanto riguarda alcuni aspetti della loro funzionalità, quali ad esempio: riuscire a produrre superfici non trombogeniche e non immunogeniche a contatto col sangue; sviluppare vasi con proprietà materiali e meccaniche adeguate per resistere, per un tempo superiore alla vita dell’ospite, a pressioni sanguigne pulsanti senza presentare difetti, deformazioni permanenti o stenosi; abilitare la vasocostrizione e la vasodilatazione fisiologiche [4]. Si analizzeranno in seguito le tecniche adoperate per migliorare le prestazioni e superare queste criticità.
L’approccio alla fabbricazione di vasi sanguigni ingegnerizzati consta principalmente di tre passaggi: il primo passo consiste nell’ottenere cellule derivate dai tessuti interessati, il che può essere fatto sia da fonti primarie, sia da cellule staminali. Quando poi il tessuto viene fatto crescere in vitro, le cellule vengono collocate su un supporto, fornendo il modello strutturale e funzionale per la formazione dei tessuti; infine il costrutto viene fatto maturare in un bioreattore. Una volta raggiunto lo stadio di sviluppo desiderato, il costrutto tissutale viene impiantato nell'ospite, dove sono previste un'ulteriore maturazione e integrazione.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Progettazione di Sostituti Vascolari Ingegnerizzati
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Elena Crepaldi |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2019-20 |
Università: | Università degli Studi di Padova |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria biomedica |
Relatore: | Andrea Bagno |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 79 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi